In prima linea per accogliere i vacanzieri c’è la Grecia, ma anche la Spagna ed altri Paesi hanno deciso di puntare su questi piccoli fazzoletti di terra, mete turistiche per eccellenza, in parte rimasti immuni ai contagi negli ultimi mesi ed ora zone prioritarie delle campagne di vaccinazione. La Grecia si sta imponendo come un modello da seguire per rilanciare il turismo estivo 2021 con le sue isole Covid free. Il ministro del Turismo, Haris Theoharis, ha fissato per il 14 maggio l’apertura ufficiale delle frontiere per chiunque abbia ricevuto il vaccino anti-Covid o dimostri di essere negativo.
GRECIA L’obiettivo del governo è immunizzare i residenti delle sue innumerevoli isole, che contribuiscono ad una parte importante del Pil nazionale, il 20% circa. Negli ultimi 12 mesi i contagi sono rimasti a livelli molto bassi rispetto ad Atene, Salonicco ed altre città. Nelle ultime settimane ha preso il via un piano di vaccinazione che prevede anche l’aiuto dell’esercito. La prima isola greca dichiarata Covid free è Kastellorizo, dove Gabriele Salvatores ha ambientato il film “Mediterraneo”.
Tra quelle che saranno inserite nella lista ci sono già le isole ioniche di Marathi, Meganisi, Othoni e Kalamos. Covid-free anche la piccola Oinousses (o Inousses), satellite di Chios, Fourni, la più grande isola dell’omonimo arcipelago, Psara, Thymaina e Kastos. Secondo il piano del governo greco, in termini di vaccinazioni è ora il turno delle isole sopra i 1.000 abitanti seguite da quelle oltre i 3.500, in cui l’intera popolazione sarà vaccinata per consentire ai turisti di soggiornare serenamente. Nella lista Ammouliani nella penisola calcidica, Halki, tra Rodi e Tilos, Lipsi e la stessa Tilos, ma anche Arkoi, un’oasi quasi disabitata e considerata l’ultimo paradiso della Grecia. Agathonissi, l’isola più remora del Dodecaneso, Mathraki, Gavdos, la piccola Erikoussa – a nord di Corfù – e Antipaxos, a sud di Corfù.
Nelle Piccole Cicladi si potrà andare a Donoussa, Schinoussa e Iraklia, nell’arcipelago delle Cicladi a Therasia, Anafi, Sikinos, Kimolos e Folegandros. E ancora a Elafonisos, nel Peloponneso, Trizonia nel golfo di Corinto, le isole di Trikeri, nella Tessaglia, Peristera e Farmakonisi, nell’arcipelago delle Sporadi, Dokos, un’isoletta nell’arcipelago Argo-Saronico. Tra quelle più grandi invece, nelle Cicladi dovrebbero essere Covid Free le isole di Ios, Sifnos e Kea, tra quelle ioniche Paxos, Alonissos e Skyros, nelle Sporadi.
SPAGNA Le ‘prove generali’ in vista delle vacanze estive sono già cominciate da metà marzo, in particolare ad inizio aprile, con un vero boom a Pasqua. Le mete preferite sono state le isole Baleari e Maiorca, prese d’assalto soprattutto da tedeschi e francesi. Anche nelle Canarie è stato testato il protocollo di viaggio Covid free, con la creazioni di corridoi sicuri da parte di alcuni tour operator, in particolare a destinazione di Fuerteventura e Tenerife. Come nel resto della Spagna, anche nelle isole chi viene dall’estero deve presentare un test PCR molecolare risultato negativo ed eseguito nelle 72 ore precedenti l’arrivo.
EGITTO L’Egitto ha garantito agli operatori turistici la copertura completa di Sharm El Sheikh e Marsa Alam sul Mar Rosso, impegnandosi a vaccinare la popolazione locale entro fine maggio. Del resto alcuni tour operatori hanno già lanciato da fine marzo offerte speciali verso per queste destinazioni. Così i turisti stranieri in vacanza nelle rinomate località balneari egiziane una volta sul posto si trovano a vivere in cosiddette “bolle Covid free” con regole ad hoc: tampone prima di accedere ai resort e prima di riprendere il volo per l’Europa, occupazione ridotta delle stanze negli alberghi.
METE LONTANE In Islanda, dove da inizio marzo non si registrano decessi nè contagi, cominciano a riaprire alberghi, ristoranti ed altre attività turistiche. Sull’isola dell’Atlantico l’ingresso è permesso ai turisti già vaccinati (con Pfizer, AstraZeneca e Moderna), con documentazione certificata da ente autorizzato, o che hanno contratto e superato il Covid 19. Per gli altri viaggiatori, l’entrata è decisamente più complicata con una serie di moduli da compilare prima dell’arrivo, test Pcr negativo 72 prima, doppio tampone all’arrivo a distanza di 5 giorni, durante i quali bisogna restare in quarantena. – Nella Polinesia francese, l’isola di Moorea e’ stata dichiarata Covid free dallo scorso 31 marzo.
Così sull’isola sorella di Tahiti, durante il lungo fine settimana di Pasqua sono arrivati oltre 25 mila visitatori, motivo di preoccupazione per i locali. Le Seychelles, arcipelago dell’Oceano Indiano, hanno ufficialmente aperto al turismo internazionale dal 25 marzo. Occorre un test Pcr negativo effettuato 72 ore prima della partenza, non è richiesta alcuna quarantena all’arrivo e non ci sono restrizioni di movimento tra le isole. Inoltre non è più richiesto un soggiorno minimo. I visitatori devono solo attenersi alle misure anti-Covid, ma per il resto ci si può muovere in libertà anche negli spazi pubblici, negli hotel, si possono usare piscine, spa e mini club.
Il ministro degli Esteri ha spiegato che la decisione di semplificare le procedure di ingresso è il risultato dell’intensa campagna vaccinale intrapresa all’inizio del 2021. “Ora che abbiamo protetto la popolazione, possiamo aprire i confini e cominciare a prenderci cura della nostra economia, basata prevalentemente sul turismo” ha detto Radegonde. Altra meta di vacanza, molto esclusiva, Covid free potrebbero essere le Maldive.
Da luglio la Thailandia farà un esperimento per rilanciare il settore del turismo: aprire l’isola-paradiso di Phuket ai turisti che presentino certificato di vaccinazione anti-Covid senza l’obbligo di trascorrere prima un periodo di quarantena di due settimane in un albergo. A chi vorrà accedere alle sabbie bianche e al mare turchese dell’isola dovranno esibire il certificato delle due dosi di vaccino e dovranno inoltre scaricare sullo smartphone un’app di tracciamento. Altre popolari destinazioni di mare thailandesi – fra cui Krabi, Ko Samui e Pattaya – ridurranno i tempi di quarantena per i turisti vaccinati a partire da maggio. Ci sono anche diverse destinazioni naturalmente Covid free in quanto, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) non hanno mai conosciuto il coronavirus. Si tratta per lo più di isole ed isolotti paradisiaci a migliaia e migliaia di chilometri dalle coste. Tra queste ci sono le Cook, 15 piccole isole nel Pacifico meridionale a oltre 3 mila chilometri dalla Nuova Zelanda, che si sono salvate imponendo la quarantena obbligatoria all’ingresso e il divieto temporaneo di imbarcazioni nei suoi porti, comprese le navi da crociera. Si sono salvate dal Covid anche le Samoe americane, nel Pacifico meridionale, chiudendo i confini un anno fa persino ai suoi residenti all’estero, rientrati a casa lo scorso febbraio. Nessun caso a Tokelau tra i 1.400 abitanti di questi piccoli tre atolli corallini tropicali che si trovano circa 480 km a nord delle isole Samoa.
Anche la Micronesia con i suoi tanti Stati federati (Yap, Chuuk, Pohnpei e Kosrae) non ha segnalato casi di contagio. Del gruppo fa parte Niue, micro stato insulare dell’Oceano Pacifico meridionale, a 2.400 km a nord-est della Nuova Zelanda. Zero casi a Kiribati, piccola repubblica insulare nel Pacifico centrale, che comprende 33 atolli corallini e numerose isolette che si estendono lungo l’equatore. Salvi anche Narau, terzo Paese più piccolo del mondo vicino a Kiribati, e le isole Pitcairn, arcipelago composto da quattro isole vulcaniche nell’oceano Pacifico meridionale. Palau, composta da 300 isole e vicina alle Filippine, è covid free e potrebbe essere uno dei primi Paesi al mondo a vaccinare tutta la popolazione. Immuni alla pandemia anche Sant’Elena, territorio britannico nell’Oceano Atlantico, Tonga e Tuvalu, stati insulari della Polinesia.