“Il Def, reso noto oggi dal Governo Draghi per il 2021 prevede una crescita del Pil pari al 4,5% e non del 6% come stimato dal precedente Governo Conte bis mentre il deficit vola all’11,8%. Preoccupa però soprattutto l’aumento del debito, pari a 2.644 miliardi di euro, un debito che dovranno pagare le future generazioni, ma che e’ necessario aumentare con lo scostamento di ulteriori 40 miliardi”.
Lo dichiara Alessandro Massari, direttore di Eco dai Palazzi e membro della direzione nazionale Più Europa.
“L’auspicio – prosegue – è che possano essere utilizzati per garantire al meglio assistenza e previdenza a chi ne ha necessità effettiva, come le partite iva, i lavoratori maggiormente penalizzati in un Paese messo in ginocchio dalle scelte del Governo precedente, occupato più a convincere gli italiani della propria apparente necessità mediante campagne che si sono poi rivelate inutili e persino dannose. Per gli investimenti produttivi – aggiunge – quelli effettivamente in grado di far ripartire l’economia e creare posti di lavoro e ricchezza effettiva, in alternativa a sostegni alle p. iva e alla cassa integrazione ai lavoratori dipendenti, si deve confidare nei progetti concreti che saranno finanziati con i fondi del NGUE, e che +Europa ritiene siano da destinarsi innanzitutto alle infrastrutture e alla ricerca. Senza crescita il debito accumulato sarà insostenibile e in futuro potrebbe riaversi tensioni tra Paesi Ue. Sola la crescita degli investimenti finanziati dall’Europa potranno consentire all’Italia di rimanere uno dei Paesi economicamente sviluppati, membro del G7 e con un debito sostenibile, quindi in grado di riassumere un ruolo guida per la ripresa del processo federativo europeo”, conclude Massari.