Ambiente, disoccupazione e salute sono i tre grandi temi che preoccupano i giovani (Millennial e GenZ) in Italia. A un anno dall’inizio della pandemia i Millennial italiani sono preoccupati per le prospettive lavorative e finanziarie, mentre cresce l’attivismo della GenZ. E’ questo il quadro che emerge dalla Millennial Survey 2021 di Deloitte, lo studio sul sentiment di Millennial (nati tra il 1983 e il 1994) e Gen Z (nati tra il 1995 e il 2003) in Italia e nel mondo. I giovani sono sempre più attenti al rispetto dell’ambiente e alla questione del cambiamento climatico: è un trend che si afferma a livello globale soprattutto tra i giovanissimi della GenZ. Per loro, infatti, la preoccupazione per l’ambiente è la priorità numero uno sia a livello globale, sia a livello nazionale. I ragazzi e le ragazze italiane sono più preoccupati dei loro coetanei di altri Paesi per il lavoro: il 39% dei Millennial italiani teme la disoccupazione. Un dato significativamente più alto di quello globale, che si ferma al 27%. Anche per la GenZ, che comincia ad affacciarsi al mercato del lavoro, la disoccupazione è un tema rilevante: costituisce una preoccupazione per il 35% degli italiani contro una media del 25% rilevata per il campione globale. Ogni anno ciò che emerge dalla Millennial Survey “ci serve per sintonizzarci con la parte più giovane del Paese e per capire in che direzione andrà il mondo: non stupisce, dunque, che i giovani si concentrino sempre piu’ sulle questioni ambientali e di responsabilità sociale”, afferma Fabio Pompei, ceo di Deloitte Italia.
In questa edizione dello studio, Deloitte ha condotto un sondaggio su oltre 23.000 soggetti in tutto il mondo (800 in Italia) per rilevare la loro opinione su temi come il lavoro, la società e la loro visione del mondo in generale. Per la prima volta sono stati intervistati ragazzi e ragazze della GenZ. Il senso di responsabilità dei giovani si è manifestato anche durante la pandemia: gli italiani, infatti, sono stati più disciplinati della media nel rispettare le linee guida di salute pubblica dettate dal Governo. La salute, in questo anno segnato dalla pandemia, è infatti risultato al terzo posto tra le preoccupazioni per i Millennial italiani. A livello globale il dato è anche superiore: la salute e la prevenzione delle malattie è stata la prima preoccupazione per i Millennial e la terza per la GenZ. Dallo studio emerge una “certa sfiducia nei confronti delle imprese e della loro capacità di fare la differenza su questi temi: è un monito di cui tutto il mondo del business deve tenere conto. Soprattutto ora che con il Pnrr abbiamo davvero l’opportunità di conciliare il bisogno di ritorno alla crescita con la possibilità di rendere più sostenibile la nostra economia”, conclude Pompei.
