Tutti (o quasi) conto i No vax. Da questa mattina le forze dell’ordine presidieranno anche le stazioni della metropolitana e i capolinea di bus e tram per le manifestazioni annunciate contro l’introduzione del green pass su treni e navi. Le stazioni ferroviarie saranno blindate. E mentre i sindacati si scherano contro il blocco, il Viminale ribadisce che non saranno tollerati in alcun modo atti violenti. “Tolleranza zero contro i No vax”, titola la Repubblica. “Scatta l’obbligo del Green Pass, violenza No vax tolleranza zero”, fa eco La Stampa mentre il Corriere della Sera fotografa le mosse per garantire l’ordine pubblico: “Assalti no vax, stazioni blindate”. Anche il Quotidiano Nazionale mette l’accento su “Polizia nelle stazioni contro i no vax”. Il Giornale è gelido: “Pandemia di No vax”. Scatenato Libero: “Follia No vax, è caccia all’uomo”. Distaccato, Il Fatto Quotidiano sfotte e ironizza: “Ideona per le scuole: Green pass colabrodo”, in quanto vale per i docenti ma non per gli esterni, come addetti alle pulizie e alle mense oppure per gli assistenti educativi. Domani storicizza le origini del fenomeno della contestazione di queste settimane: “La violenza No vax di oggi affonda in anni di propaganda Lega-5 Stelle”, ma anche Il Foglio va “All’origine del complotto” e scrive che i No vax sono sempre esistiti, “ma in queste forme il movimento militante e’ una novità”.
Il Messaggero resta sul tema virale del momento, ma lo declina in questo modo: “Scuola, lezioni più lunghe”, nel senso che si torna alla durata pre-Covid di 60 minuti mentre restano scaglionati gli orari di entrata. Avvenire e Il Manifesto non lasciano solo l’Afghanistan: “Kabul, anno zero”, titola il primo, dopo il completo ritiro americano; “Accogliamoli da voi” e’ invece il titolo del secondo, in quanto l’Unione europea promette di sostenere Pakistan, Iran e Tagikistan “per evitare un flusso di profughi verso le sue frontiere”. Il Tempo denuncia un “vizio di casta” più che di forma: “Privacy coperta d’oro”, in quanto nell’ ultimo decreto Draghi-Giovannini “spunta l’aumento di stipendio per i vertici dell’Authority e i dipendenti”. Da ultimo, Il Sole 24 Ore ci da’ una notizia, che ha segnato un periodo breve, forse caotico ma di sicuro intenso: “Pa, finisce l’era dello smart working”, perchè sul tavolo c’e’ un emendamento al decreto sul green pass che fissa dal mese di ottobre il ritorno negli uffici, quindi per il lavoro in presenza torna l’opzione ordinaria mentre da remoto “saro’ l’eccezione”.