Si è svolta presso il “castello Ruffo” di Scilla, la prima giornata del terzo Annual meeting “SUDeFUTURI”, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia. Tra gli intervenuti alla prima giornata del meeting anche il CEO di Consap Vincenzo Sanasi d’Arpe che, nella sua relazione, ha evidenziato il sostegno ed il ruolo sociale che Consap ha avuto durante la gestione del periodo più drammatico della pandemia.
“Consap – ha affermato Sanasi d’Arpe – rappresenta il modello dell’assicuratore pubblico che si pone come indispensabile complemento al comparto assicurativo tradizionale, intervenendo in forma sussidiaria rispetto al mercato. Svolge, inoltre, numerose altre attività e funzioni di interesse pubblico di particolare complessità, volte ad assicurare la pronta soddisfazione delle istanze avanzate da vittime, consumatori ed utenza. Con particolare riferimento al Mezzogiorno d’Italia, il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive, dell’usura e dei reati intenzionali violenti, nonché agli orfani per crimini domestici, ne è un esempio“.
“I benefici concessi alle vittime di estorsione e di usura sono stati concepiti per perseguire, oltre alla funzione indennitaria della singola vittima, finalità di tutela dell’economia nazionale. In particolare il beneficio alle vittime di estorsione mira – ha spiegato -, attraverso l’obbligo del relativo reimpiego in attività economiche di tipo imprenditoriale, a garantire la continuità delle aziende danneggiate dal reato. Il mutuo spettante alle vittime di usura mira, invece, al reinserimento dell’usurato nel circuito di “economia legale” dal quale lo stesso aveva deviato. In questo modo lo Stato, attraverso Consap, punta a sostenere le attività imprenditoriali riportandole nell’orbita della legalità. I dati del 2020 – continua l’Amministratore Delegato Sanasi d’Arpe – mostrano che i beneficiari del fondo per estorsione sono riferibili soprattutto alle regioni Campania, Puglia, Sicilia e Calabria. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con oltre 200 miliardi di euro di investimenti previsti, costituisce una straordinaria opportunità. Come è noto, il 40 per cento di questi, infatti, sarà destinato alle regioni del Mezzogiorno ed oltre il 50 per cento dovrebbe essere investito nelle infrastrutture, con particolare riferimento all’alta velocità ferroviaria ed ai sistemi portuali. Si tratta di un intervento dello Stato nell’economia che richiederà un duplice fondamentale ruolo da parte delle istituzioni, sia sul piano del controllo di liceità che su quello delle modalità operative circa la destinazione e la gestione dei fondi“.