Con 220 voti favorevoli, nessun contrario e 15 astensioni, il Senato ha approvato con modifiche il disegno di legge già approvato dalla Camera recante disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell’economia circolare. Il provvedimento torna quindi all’esame della Camera.
“Si chiama ‘Pacific Trash Vortex’ ed è il più grande agglomerato di spazzatura, soprattutto plastica, presente nei nostri oceani. Ha una superficie pari al triplo della Francia. Pesa 3 milioni di tonnellate con 1,8 trilioni di pezzi di plastica. Bottiglie, tappi, sacchetti e altro in parte frantumati in microplastiche. A causa di questo fenomeno ogni anno muoiono soffocati almeno 100.000 animali marini, ancora maggiore è il numero stimato di animali marini non nati. Il 71% del Globo terrestre è coperto da mari ed oceani: sono vita, biodiversità e salute anche per gli uomini. Distruggere il mare significa distruggere noi stessi. Il voto in Senato della legge Salva Mare è un passo che il nostro Paese compie contro questa follia”. Commenta su fb il senatore Pd Andrea Ferrazzi, capogruppo dem in commissione Ambiente. Soddisfatta anche la senatrice Monica Cirinnà (Pd): “Finalmente un intervento serio e incisivo a tutela della salute del mare. Per troppo tempo il problema dell’inquinamento marino è stato sottovalutato e, come sappiamo, ha raggiunto un livello ormai intollerabile per la stabilità degli ecosistemi delle acque. Un problema che coinvolge, oltre al mare, anche i laghi, i fiumi, i corsi d’acqua e le lagune italiane. Ora abbiamo a disposizione una strategia operativa per la raccolta e la gestione dei rifiuti, a partire da quelli plastici, la conservazione dell’ambiente e il necessario riconoscimento agli operatori ittici che operano con attività ecologicamente sostenibili. Mi auguro che ora la Camera approvi definitivamente il testo per dotare finalmente il nostro Paese di uno strumento in grado di combattere il degrado ambientale che affligge le nostre acque”.
“Avevamo bisogno di una legge – ha detto durante la dichiarazione di voto favorevole il senatore M5S Ruggiero Quarto – che potesse intervenire decisamente per arginare l’inquinamento del mare e bonificarlo. È così nato il disegno di legge Salvamare, fortemente voluto dall’ex ministro all’ambiente Sergio Costa, al quale va tutto il nostro riconoscimento così come alla sottosegretaria al MiTe Ilaria Fontana che ha sostenuto questa importantissima norma. Con questa legge ci poniamo l’obiettivo di risanare l’ecosistema marino, promuovendo l’economia circolare e sensibilizzando la collettività, per prevenire gli abbandoni di rifiuti nelle nostre acque”.
Con questa legge, “si introducono le definizioni di ‘rifiuti accidentalmente pescati’ e ‘rifiuti volontariamente raccolti’ – specifica Quarto -. Dove per ‘volontariamente raccolti’ si intende non solo quelli raccolti durante apposite campagne di pulizia, ma, in virtù di un mio emendamento, anche quelli mediante sistemi di cattura fissi, opportunamente posizionati, in modo che non interferiscano con le funzioni eco-sistemiche dei corpi idrici”. Inoltre, “grazie ad un altro emendamento, il MiTE dovrà avviare un programma sperimentale triennale finanziato con 6 milioni di euro, per il recupero di rifiuti galleggianti nei fiumi, compatibile con le esigenze idrauliche e di tutela degli ecosistemi. Si stabilisce che i ‘rifiuti accidentalmente pescati’ sono equiparati a quelli delle navi e sono conferiti separatamente, previa pesatura e in modo gratuito, all’impianto portuale di raccolta. Per tale attività non è necessaria l’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali”.
“Si demanda, poi, ad un decreto del Mipaaf, di concerto col Mite, l’individuazione anche di misure premiali per incentivare la raccolta di rifiuti a mare – aggiunge Quarto -. Potranno, poi, essere avviate campagne di pulizia, su iniziativa dei Comuni, enti gestori delle aree protette, associazioni ambientaliste e di categoria e altri soggetti individuati dall’autorità competente. M5s si schiera con i reali bisogni della gente, per la tutela dell’ambiente, per la vita e per quel necessario e indifferibile ‘Patto Intergenerazionale’ che presuppone uno sviluppo ecosostenibile. Il senatore di Fi Massimo Mallegni commenta: “Dopo anni di lavoro, di convincimento, di approfondimento tecnico-scientifico, finalmente le biomasse – o comunemente chiamate il lavarone delle spiagge – potranno essere reimmesse nelle spiagge stesse o utilizzate in altri modi, ma non saranno più considerate assimilabili al rifiuto speciale. Questo è un risultato enorme per l’ambiente e per le casse di tutti i cittadini e di tutte le comunità rivierasche che non si troveranno più a pagare decine di milioni di smaltimento di un rifiuto speciale, che in realtà è soltanto una biomassa che può essere reinserita tranquillamente nell’ambiente. Devo ringraziare tutti quanti per il grande lavoro, a partire dalla collega Senatrice Alessandra Gallone, perchè insieme abbiamo portato a casa un grande risultato. Forza Italia, ancora una volta, si è dimostrato l’unico movimento politico che comprende le necessità dell’ambiente, con un occhio alle esigenze economiche e sociali del territorio”. Per il senatore di Fdi Antonio Iannone invece “il provvedimento denominato salvamare ha un fine apprezzabile ma ha un titolo tanto ambizioso quanto inconferente se si guarda alle ricadute concrete. Fratelli d’Italia ha presentato un suo progetto di legge sia alla Camera che al Senato che abbiamo messo a disposizione del confronto politico. Purtroppo le nostre proposte non sono state recepite e ci ritroviamo questo testo dal titolo ambizioso ma che avrà effetti molto blandi. Per FdI l’ambiente è l’altro volto del sacro ma la nostra sensibilità è antropocentrica, equilibrata, distinta e distante dal climatismo fanatico che incontra tanto sostegno a buon mercato ma privo di ricadute pratiche, piazzare bandierine ideologiche non risolve i mali del nostro pianeta e culmina nel bla bla bla che anche i bambini disvelano”.
“La tutela e la valorizzazione della risorsa mare per la creazione di una blu economy – osserva Iannone – non può prescindere dal ruolo dei pescatori che improvvidamente furono definiti dall’ex ministro Costa ‘gli spazzini del mare’ mentre per noi sono le sentinelle, coloro che il mare lo conoscono e traggono la loro fonte di sostentamento. Importante è tutto il discorso delle acque interne, bisognerebbe investire sui contratti di fiume per controllare le fonti che portano inquinamento alle acque marine. Questo testo ci sembra più un ‘pulisci mare’, proprio a voler essere buoni, e una forza patriottica come Fratelli d’Italia, non potendo credere, vuole almeno sperare, pertanto ci asterremo su questo provvedimento di legge”.