Connect with us

Hi, what are you looking for?

Europa

Giustizia: Preoccupazione del Consiglio d’Europa per la lentezza delle cause civili in Cassazione

Il comitato dei ministri del Consiglio d’Europa esprime una “profonda preoccupazione” per la durata media e l’arretrato delle cause civili alla Corte di Cassazione, ma nota “con soddisfazione i risultati positivi raggiunti nel periodo 2017-2021 in termini di tempo di trattazione dei procedimenti civili e lo smaltimento degli arretrati in primo grado e appello”. E’ quanto si legge nella decisione presa dall’organo esecutivo del CdE che questa settimana ha esaminato le misure prese dall’Italia per risolvere l’annoso problema strutturale dell’eccessiva lunghezza dei procedimenti civili denunciato più volte dalla Corte di Strasburgo.

Nell’esprimere preoccupazione per la situazione in Corte di Cassazione il comitato dei ministri osserva che, “nonostante le misure mirate adottate dalle autorità nel 2016, non è stato possibile osservare alcun miglioramento in termini di durata media e arretrato delle cause”. Strasburgo chiede quindi a Roma “di affrontare questa situazione in via prioritaria per garantire una rapida inversione di questa tendenza negativa e persistente”.

Il Comitato nota tuttavia che le cose sono migliorate invece sia nei processi di primo grado che in quelli d’appello tra il 2017 e il 2021 e invita “le autorità a proseguire gli sforzi per garantire la continuazione di questa tendenza positiva e l’ulteriore riduzione della durata media dei procedimenti civili contenziosi, in particolare dinanzi alle corti d’appello”. Inoltre il comitato dei ministri guarda con interesse alla riforma della giustizia civile che è in corso: “Le informazioni fornite da Roma sulla riforma della giustizia civile, confermano la ferma volontà delle autorità di garantire l’efficacia e la durata ragionevole dei procedimenti civili”. Strasburgo evidenzia che “le misure coerenti e promettenti previste dalla riforma mirano in particolare a ridurre del 40% la durata globale dei procedimenti civili nei prossimi cinque anni”.

Le autorità sono quindi “invitate a finalizzare e attuare rapidamente questa riforma” e a fornire, entro dicembre 2022, informazioni aggiornate e dati statistici sul suo impatto sulla durata media dei procedimenti civili e sulla liquidazione dell’arretrato davanti a tutti i livelli di giudizio.

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Leggi anche ...

++++

Il grido di dolore della conduttrice radiofonica ed opinionista televisiva Emanuela Falcetti: “Qualcuno mi spieghi perché le bombole per l’ossigeno in molte zone d’Italia si...

Esteri

“I vaccini a mRNA contro il Covid-19 potrebbero essere pericolosi a lungo termine?”. Per trovare una risposta alla domanda che si stanno facendo in...

In evidenza

Oggi in apertura di seduta, prima delle comunicazioni del premier Mario Draghi in vista del Consiglio europeo, il presidente della Camera Roberto Fico ha...

CULTURA

E’ la svendita di un patrimonio architettonico e artistico inestimabile, un altro tassello del depauperamento del patrimonio capitolino. Palazzo Odescalchi, una delle espressioni più...

Copyright © 2015 EcodaiPalazzi.it