Fino al 22 aprile 2022, l’Accademia Nazionale di San Luca a Roma si apre ai cittadini con un sorprendente regalo, la mostra dal titolo “Una storia nell’arte. I Marchini, tra impegno e passione”.
Più di centotrenta opere che fanno parte – o hanno fatto parte – della collezione della famiglia Marchini sono esposte insieme ai capolavori della celebre Accademia che, per l’occasione, sono stati ricollocati nelle sale di “Palazzo Carpegna”.
Principalmente, secondo accostamenti tematici. Ed ecco che Il sogno di Giacobbe (Guarino, 1611-1654) dialoga con La science des Rêves di Magritte (1950). Oppure per contrasto, come nella sala in cui la posizione centrale è occupata dal Putto di Raffaello – il pezzo più pregiato dell’esposizione, punto massimo di bontà, elevazione e perfezione – di fronte a La fucilazione di patrioti di Guttuso intrisa di cattiveria, materialità e orrore. E così via, continuando per assonanze e dialoghi e tracciando infinite linee di condivisione che solleticano la fantasia del visitatore. Oltre alla collezione classica permanente, distribuita sui tre piani dell’edificio impreziosito nel ‘600 dall’ampliamento del Borromini, si ammirano i capolavori di Picasso, Braque, Morandi, Balla, Trombadori e altri artisti del Novecento fino alle firme dei nostri giorni.
Colpisce la sezione in cui si contrappongono la serenità della Villa romana di un Giorgio de Chirico pre-surrealista a L’isola dei giocattoli del fratello Alberto Savinio, citazione dell’Isola dei morti di Bocklin, di cui richiama i toni tempestosi.
Tutte opere visionate e recuperate grazie ad una figura che vale la pena celebrare, Alvaro Martini. Un intellettuale indipendente, un imprenditore leale e lungimirante, con un pensiero politico e artistico ben delineato. Egli, sulla scia degli ideali socialisti del padre, fu partigiano, insieme al fratello Alfio, entrambi insigniti di una medaglia d’argento al valor militare. L’intera famiglia rifiutò il fascismo e si impegnò nella fondazione della società che editò l’Unità, come testimonia la foto dell’atto notarile del 1944, esposta insieme a tante altre, testimonianza di un periodo storico vivace e produttivo.
Si dilettava di teatro e trasmise le sue inclinazioni alla figlia Simona. Proprio lei, Simona Marchini – conosciuta principalmente come brillante attrice di teatro nonché tra i volti più amati della tv italiana – che ancora oggi dirige la Galleria d’arte voluta dal padre, La Nuova Pesa, e alla quale si deve l’idea di questo interessante percorso espositivo.
Una storia nell’arte. I Marchini, tra impegno e passione è un’occasione per approfondire la conoscenza di una famiglia romana “illuminata” – Alvaro Marchini fu, tra l’altro, Presidente della AS Roma dal 1968 al 1971.
Ma anche, e soprattutto, una rassegna di tesori, fruibile in modalità gratuita, che testimonia la voglia di condivisione da parte di chi, come Simona Marchini, nutre un amore autentico e disinteressato per l’arte e per il suo Paese a cui offre, in un momento così difficile, un gradito messaggio di positività e di bellezza.
Per gli orari di apertura consultare il sito www.accademiasanluca.eu
Sabrina Sciabica