Seppellito. Il “Partito repubblicano” di Salvini è già morto. Dopo il sarcasmo di FdI ecco Berlusconi: «Forza Italia è la forza trainante della coalizione. Il solco da seguire è quello del Partito popolare europeo» (int. sul Cds);
Modestamente. Bonaccini invita Letta a prenderlo come esempio: «La mia maggioranza va da Elly Schlein a Italia Viva, dai Verdi ad Azione. I grillini brava gente ma stanno fuori». Si prende pure i meriti della vittoria nelle altre regioni: «Con questo modello abbiamo vinto ovunque». Segue l’autocandidatura alla Segreteria: «Non bisogna perdersi dietro alchimie astratte, personalismi e veti ma avere un progetto per il Paese». Su Letta «Davvero bravo ma i dirigenti nazionali devono incontrare le persone per capire i problemi» (int. sul Matt). Ci vuole tanta pazienza.
Misteri della politica. Il coordinatore dei sindaci dem Matteo Ricci sulla legge elettorale: «Ci vuole una legge elettorale proporzionale con sbarramento al 5%» (int. su Dom). Tempi difficili: l’elogio al proporzionale arriva proprio dai sindaci eletti con il maggioritario a doppio turno, considerato da tutti l’unica cosa buona che abbiamo;
A pensar male. La mancata candidatura di Elisabetta Belloni ha fatto saltare i piani di Conte e lui chiede vendetta: «Fino a venerdì sera c’era l’ok di tutti. Poi è c’è stato un fuoco di sbarramento da parte dei ministri sostenitori di Draghi… Dicono che il premier fosse già pronto per il trasloco…» (Verderami sul Cds);
Presidente per un pomeriggio. Venerdì pomeriggio Belloni poteva contare su 663 voti la partita era già chiusa con l’ok di Pd, 5S, Lega e Fratelli d’Italia. In serata Renzi organizza la contraerea: prima messaggini a tutti i deputati avvisandoli del rischio elezioni, poi fa asse con Base Riformista e con Forza Italia. Il grosso dei deputati Pd avverte Letta che sta per schiantarsi e anche in Leu montano le perplessità. Il nome è seppellito. Rimane però il dubbio: cosa muove l’opposizione a Belloni? Motivi di merito, speranza di virare su altri nomi o spinta di Draghi? (Valentini e Canettieri sul Fg);
Non solo Conte. Pure Giorgia Meloni aveva puntato tutto su Belloni per creare la crisi di governo ed ottenere elezioni anticipate (con Salvini costretto a dover giustificare le sue contraddizioni e Letta finito in un burrone). Meno male che Renzi c’è (Cicchitto sul Rif);
Asse Renzi-Toti. Prende forma l’alleanza fra Italia Viva e Coraggio Italia. Il cantiere della federazione centrista adesso ha un nome: “Italia al Centro» e, senza forzare i tempi, porterà ad formazione di un gruppo parlamentare unitario. Nei sogni dei due leader occuperà uno spazio fra il “campo largo” di Letta e ciò che rimarrà del centrodestra (Labate sul Cds). Più verosimilmente andrà in frantumi quando dovranno compilare le liste elettorali;
Siamo ancora all’inizio. Conte pronto a mettere Di Maio alla gogna del voto online degli iscritti per chiedergli conto di un pò di cose. Un contiano: «Se non lo facciamo subito, Luigi ci logorerà fino alle amministrative e poi dopo il voto chiederà la testa di Conte» (De Carolis sul Ft).
di Giuseppe Licinio