Una conversazione “equilibrata e professionale” quella tra i presidenti di Usa e Russia, come è stata definita da Yury Ushakov, consigliere per la politica estera di Vladimir Putin. Nella sostanza, comunque, la svolta auspicata non è arrivata. In una telefonata durata poco più di un’ora, i due leader hanno sostanzialmente ribadito le proprie posizioni. Joe Biden ha avvertito che in caso di attacco l’Occidente risponderà in modo “deciso”.
La Casa Bianca fa sapere, infatti, che “il presidente Biden ha parlato con il presidente Vladimir Putin per chiarire che se la Russia invaderà l’Ucraina gli Stati Uniti e i nostri alleati imporranno rapidi e pesanti costi alla Russia. Il presidente Biden ha quindi esortato Putin nella risoluzione dell’escalation e nella diplomazia”.
E se il Cremlino conferma che i leader si sono detti d’accordo nel proseguire il dialogo, Mosca non risparmia una stoccata, parlando di “isteria americana al suo apogeo”.
Ushakov, infatti, ha sottolineato come “gli americani stanno ingrossando in modo artificioso l’isteria sulla cosiddetta invasione russa pianificata, nominando persino le date di questa invasione, e parallelamente, insieme agli alleati, stanno pompando i muscoli militari dell’Ucraina”. Poco promettenti erano state le premesse, dopo la telefonata preparatoria tra i responsabili delle rispettive diplomazie. Se Antony Blinken ha parlato di “segnali molto preoccupanti di un’escalation della Russia, come l’arrivo di nuove truppe al confine con l’Ucraina”, Serghei Lavrov e’ tornato ad accusare l’Occidente di aver “ignorato” le richieste di Mosca sulla sicurezza.
Niente di nuovo insomma sul fronte orientale. Lavrov, comunque, ha “negato che la Russia abbia intenzione di invadere l’Ucraina”. Biden, da parte sua, ha fatto sapere: “Continuiamo a sollecitare la diplomazia come modo migliore per andare avanti. Ma con la Russia che continua a rafforzare le sue forze intorno all’Ucraina, siamo pronti, qualunque cosa accada”. Putin, invece, ha detto di non comprendere come mai gli Stati Uniti diffondano notizie false circa l’intenzione della Russia di invadere l’Ucraina.