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Il M5s dà fiducia a Giuseppe Conte, il Movimento riparte confermando la sua leadership

Hanno premiato Conte, eleggendolo Presidente, il 94.19 per cento dei votanti

Per Giuseppe Conte è finito un incubo. Il leader del M5s avrebbe voluto riportare al voto gli iscritti subito dopo lo stop del tribunale di Napoli, che il 7 febbraio scorso ha sospeso due delibere del partito congelando il suo incarico. La strada è stata più lunga ma ieri è arrivata la nuova consultazione degli attivisti con un plebiscito: il 94% ha dato il via libera al suo ruolo. Conte riparte e guarda avanti anche se altri problemi potrebbero materializzarsi presto.

Intanto i consensi sulla sua leadership segnano un calo rispetto a meno di un anno fa. I numeri: gli aventi diritto erano 130.570, hanno partecipato 59.047 iscritti. Hanno premiato Conte in 55.618, pari, appunto, al 94,19%. Hanno detto no alla sua presidenza 3.429 iscritti, il 5,81%. Il 6 agosto 2021 era andata meglio: avevano partecipato al voto 67.064 iscritti. Ma le difficoltà potrebbero arrivare anche dagli attivisti ed ex iscritti rappresentati dall’avvocato Lorenzo Borrè che presenteranno un nuovo ricorso contro le ultime consultazioni. Dal canto suo, Conte sfoggia ottimismo e nega di pensare a un piano B, cioè la creazione di un suo partito. Per le elezioni amministrative “non sto lavorando a una mia lista. Lavoro per il Movimento 5 stelle” ha detto al termine dell’incontro coi comitati del partito.

Insomma, ha aggiunto Conte, “c’è molta soddisfazione per questa votazione, tenendo conto che era la ripetizione di una votazione già fatta. Quasi 60mila votanti per una ripetizione è significativo. E’ stata un’ottima risposta della nostra comunità”.

Conte assicura, parlando anche ai critici nel Movimento: “Ci sarà un ampio confronto coi territori. Sarà un progetto di riforma del Paese condiviso e partecipato”. Ribadisce alcune idee: “Il nostro progetto di Paese deve contenere forti politiche per giovani coppie e famiglie, sono cruciali. Una politica che non si preoccupa del calo demografico tradisce il suo spirito: la soglia di 400mila nascite l’anno è un segnale di allarme”. E se l”avvocato del popolo’ ha anche confermato di aver scambiato alcune riflessioni, soprattutto sulla guerra in Ucraina, con Beppe Grillo, è il ministro ed ex capo politico del Movimento, Luigi Di Maio, a sottolineare che “con la nuova elezione di Giuseppe Conte come presidente M5s, il Movimento fa un altro passo deciso in avanti”.

Di Maio fa i complimenti anche a Laura Bottici, eletta componente del Comitato di garanzia, e a Danilo Toninelli, Fabiana Dadone e Barbara Floridia, membri del Collegio dei probiviri. Insomma, si aprono spazi per l’ex premier, in un momento, tuttavia, in cui i consensi non premiano il Movimento e restano tensioni al ‘nuovo corso’.

 

(Ph: uff stampa M5s)

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