“Ho firmato oggi il decreto che attiva il ‘bonus psicologico’ finanziato dal Parlamento con 10 milioni di euro. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sarà possibile, per chi ha un ISEE fino a 50mila euro, richiedere un contributo da utilizzare presso psicologi iscritti all’albo. È un primo passo. La salute mentale è uno dei grandi temi di questo tempo”.
Questo il post del ministro Speranza che ha incassato in pochissimo tempo 1351 like e 189 commenti. Il tenore dei commenti rispecchia quanto presentato lo scorso 5 maggio da Cittadinanzattiva nel report “Rapporto civico sulla salute. I diritti dei cittadini e il federalismo in sanita”, in cui si metteva in guardia il ministro sulla carenza di psicologi pubblici, solo 3 ogni 100 mila abitanti, e la difficoltà del 20 per cento di chi ha bisogno di cure ad accedervi.
I fondi saranno destinati in modo diretto ai cittadini in difficoltà attraverso un voucher da spendere in servizi di assistenza.
Ma è dura la risposta del Codacons che ritiene questa una misura “spot” che non aiuterà realmente chi, a causa del Covid, ha subìto ricadute psicologiche e necessita di un concreto e duraturo sostegno.
Le criticità, spiega l’associazione, sono due:
- fondi insufficienti: solo 10 milioni di euro
- tetto Isee fino a 50mila euro troppo elevato
Il risultato sempre secondo il Codacons sarà che solo 16mila fortunati riusciranno a godere del bonus psicologico e una ampia fetta di cittadini, che con il covid hanno sviluppato forme di disagio mentale, sarà tagliata fuori dal provvedimento. Senza contare i possibili rincari delle tariffe da parte degli psicologi, così come avvenuto per altre categorie di beni e servizi interessati dagli incentivi varati dal Governo negli ultimi due anni.