Conferma del declino. Berlusconi replica ad un articolo del Corriere, che parlava di Forza Italia in declino, e afferma naturalmente che il suo partito è più in forma di prima, etc… Da notare il tentativo di delegittimare il Corriere. Una lettera piena di bile in puro stile Travaglio. Il cerchio magico di Berlusconi è piuttosto nervosetto…
Semaforo. Salvini («Re Mida al rovescio») e Berlusconi («sembra una caricatura tardo sovietica di sé») sono la polizza a vita di Giorgia Meloni: le assicurano una facile crescita senza sforzi. Sono sufficienti un pò di coerenza, di pragmatismo femminile e l’arte dell’attesa. Non c’è bisogno di fare un’opa ostile sugli alleati: la forza dell’inerzia la porterà a Palazzo Chigi (De Angelis su La St);
Fatevene una ragione. La Russa: «Non siamo più figli di un Dio minore: qualcuno nel centrodestra non lo ha ancora capito» (int. su Lib);
Tour separati. Conte e Di Maio si muovono in campagna elettorale come da avversari. In Campania Giggino fa visita solo ai comuni dove corrono i suoi candidati (a sindaco o nelle liste, come Nola e Somma Vesuviana) mentre Conte va solo a Portici dove corre un suo uomo, naturalmente contro il Pd (Napolitano sul Gn);
Pentecatti. Quasi ogni deputato che lascia il M5s fonda un “partito” o un “movimento”: Elisabetta Trenta (“Noi – Nuovi Orizzonti per l’Italia”), Andrea Colletti (“Alternativa”), Paragone (“Italexit”), Lorenzo Fioramonti (“Eco”), Emilio Carelli (“Centro-popolari Italiani”). Inoltre un drappello di ex grillini ha fondato “Partecipazione Attiva” e un altro gruppetto “Manifesta”. Adesso tocca a Giarrusso… (Specchia su Lib);
Abc. Massolo: «Al momento i piani di pace sono destinati a rimanere improduttivi perchè l’unico linguaggio che Putin capisce è quello della forza. E quindi è con la forza che dobbiamo continuare a rispondergli pur senza smettere di ricercare il cessate il fuoco e soluzioni negoziate» (int. su Lib).
di Giuseppe Licinio