Serve “Un piano di protezione del Paese in cinque punti. I primo? Rassicurare i mercati cancellando le promesse folli promesse di Salvini e Berlusconi sulle pensioni, sulla flat tax e su raddoppio del reddito di cit tadinanza”.
Su questi punti, dice il leader di Azione Carlo Calenda al Corriere “siamo disposti a dialogare con il governo. Ma se perdiamo tempo con le bizze di Salvini e le discussioni interne al Pd rischiamo di perderci per strada il Paese” Sul Pnrr “chiarire subito all’Ue che andremo avanti con le riforme, senza rinegoziazioni” – prosegue Calenda , poi “intervenire sulle bollette, disaccoppiando rinnovabili e gas, realizzando subito il rigassificatore di Piombino e le altre opere strategiche. Poi salario minimo a 9 euro, formazione e collocamento dei percettori del reddito e dare la possibilità di pagare una mensilità in più ai lavoratori, detassata”. Alla leader di FdI Giorgia Meloni “ho solo mandato un messaggio di complimenti come ha fatto Letta. Faremo un’opposizione responsabile, se ci portano il rigassificatore di Piombino lo voteremo, se dicono cacchiate sulle pensioni li contrasteremo. Se toccano diritti come l’aborto, scenderemo in piazza”