Centrodestra a prova compattezza per il voto del presidente del Senato. “Tutto procede bene, state tranquilli, faremo velocemente”. Così la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni interpellata dai cronisti alla Camera sull’elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento.
Mentre dal Senato Roberto Calderoli annuncia di voler fare un passo indietro, tutta la coalizione voterà compatta per Ignazio La Russa. I senatori del partito hanno fatto il punto a palazzo Madama. E così Salvini con i suoi. Il leader del partito di via Bellerio ha spiegato a più interlocutori anche in queste ore che non si faranno barricate, confermando la disponibilità al dialogo in vista della formazione del governo.
Il nodo da sciogliere riguarda la distanza tra Fdi e FI sulle caselle nell’esecutivo. Berlusconi ieri ha riunito i fedelissimi a villa Grande, alla presenza di Letta. La questione – il ragionamento che viene riferito da fonti parlamentari – è capire se per Meloni siamo rilevanti o irrilevanti, sarebbe sbagliato partire con le divisioni. Il ‘refrain’ in FI è che, considerato che il partito non è nello schema delle presidenze delle Camere (Fdi al Senato e Lega a Montecitorio) e che, stando alle ricostruzioni giornalistiche, avrebbe meno peso e ministeri della Lega si aspetta una maggiore considerazione da parte dell’alleata. Sul tavolo anche l’opzione della scheda bianca per la votazione al Senato, anche perchè il nodo riguardante la vicepresidente dei senatori di FI non è stato sciolto. Il presidente di FI Berlusconi è a Montecitorio dove da poco è arrivato anche il presidente di Fdi Meloni per un incontro. L’obiettivo è trovare una soluzione ma il tempo stringe e Fdi ha fatto capire di puntare dritto.
Intanto si sono aperti i lavori della XIX legislatura della Camera dei deputati con Ettore Rosato, presidente più anziano per elezione tra quelli della legislatura precedente, a presiedere l’Assemblea per la costituzione dell’Ufficio provvisorio di Presidenza, della Giunta delle elezioni provvisoria e proclamazione di deputati subentranti, elezione del Presidente.
