Una Manovra “misera” che non difende le “fasce deboli”. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle attacca la legge di Bilancio del governo, sottolinea che rappresenta un ritorno “alle politiche dell’Austerity” e rimarca a chiare lettere che se all’opposizione Giorgia Meloni “agitava lo spettro del Mes e della Troika”, “oggi il problema della Troika e’ risolto: ce l’abbiamo qui e ha il volto della presidente Meloni e del ministro Giorgetti”. In conferenza stampa, a chi gli chiede se il Movimento fara’ ostruzionismo nelle aule parlamentari, Conte replica: “Ci batteremo per fare ascoltare le nostre ragioni. Noi non vogliamo il male del Paese”, dice a chi fa presente i rischi dell’esercizio provvisorio.
“Siamo un’opposizione intransigente ma non dannosa”. Sono 772 le proposte di modifica a 5 stelle presentate alla legge di Bilancio, di queste sono 77 quelle segnalate, aggiunge Conte che incontra i giornalisti nella sede del Movimento: “Se non l’avessimo mai vista scritta nero su bianco non avremmo potuto credere a una manovra cosi’ misera, senza coraggio, senza visione e minima attenzione per le fasce piu’ in sofferenza della popolazione, acuendo ancora di piu’ la distanza dei palazzi” da parte dei cittadini”. La Manovra, dice, esprime “coraggio, anzi arroganza quando si accanisce con le fasce piu’ fragili”.
L’ex presidente del Consiglio difende le proposte messe a punto dal Movimento come priorita’ per il Paese e aggiunge: “Vorrei che non la chiamaste contromanovra”, perche’ gli emendamenti del M5s non sono “semplicemente” emendamenti a “una legge iniqua. I nostri obiettivi sono le priorita’ e le urgenze del Paese che devono guidare il governo, anche in carica” per evitare che si allarghi “la faglia delle diseguaglianze”. Quindi torna sulla notizia che occupa le pagine di tutti i quotidiani e sulla legge Spazzacorotti’ battaglia del M5s: Con il Qatargate “siamo di fronte al più grande scandalo delle istituzioni europee. E l’Italia come risponde? Grazie alle scelte del governo corrotti e corruttori avranno vita piu’ facile”. Meloni tace sul “no” dell’Europa riguardo ai “contanti e Pos”, aggiunge ancora Conte in un passaggio del suo intervento e su questo fronte anche la vicepresidente del M5s, Alessandra Todde, incalza: “Ue boccia aumento del tetto al contante e No all’obbligo del Pos per pagamenti inferiori a 60 euro. Dice la Commissione Europea: ‘Il documento programmatico di bilancio comprende misure non coerenti con le passate raccomandazioni specifiche per il Paese’. Dobbiamo aggiungere altro?”, scrive in un Tweet.