Fino al 21 gennaio si tiene a Roma la prima solenne “Peregrinatio Beati Rosarii Livatino – Fidei et Justitiae Martyris“. Le celebrazioni prevedono l’esposizione della venerata reliquia del giudice siciliano, una teca con la camicia insanguinata che il giovane magistrato siciliano indossava la mattina del suo assassinio per mano della mafia, a 37 anni, il 21 settembre 1990. La teca è sormontata da una croce e dalle lettere ‘S.T.D. – Sub Tutela Dei”, “motto che descrive la sua vita cristiana che spesso Livatino riportava nei suoi scritti”. Alla base della struttura il Vangelo che “sostiene il diritto in una chiara rappresentazione simbolica dell’esistenza di Livatino fondata sulle parole di Gesù e sull’esercizio irreprensibile del suo lavoro di giudice”.
Il calendario degli eventi dedicati al beato della Chiesa Cattolica (dal 2021, primo magistrato ad esserlo), prevede l’esposizione della reliquia nei luoghi delle massime istituzioni del Paese, tra cui la Camera ed il Senato, la Cassazione, il Csm, il ministero di Grazia e Giustizia, il Campidoglio, il Comando Generale della Guardia di Finanza, università, licei e parrocchie. Previste due conferenze: la prima a cura del Centro Studi Rosario Livatino dal titolo “L’attualità del Beato Rosario Livatino”, si terrà oggi, alle 15, presso il Senato (Sala Capitolare di Santa Maria sopra Minerva) alla presenza del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede; il secondo dibattito, dal titolo “Beato Rosario Livatino: l’esempio universale del giusto. Dialoghi tra economia, fede e giustizia”, si terrà domani, dalle 10.15, presso la sede nazionale di Confindustria, in occasione dell’esposizione della reliquia. Inoltre fino al 23 gennaio, nella Sala Capitolare del convento di Santa Maria sopra Minerva sarà possibile visitare la mostra “Sub Tutela Dei: il giudice Rosario Livatino”.
Venerdì, dalle ore 12.30 alle ore 15, la reliquia sarà esposta presso la sede confederale del sindacato UGL. Lo stesso giorno, alle 20.30, si terrà il concerto “Beatus vir – Vespri per un martire” e sabato sarà celebrata una solenne funzione eucaristica nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. alla presenza di alti rappresentanti delle istituzioni civili, militari ed ecclesiastiche. Nella chiesa, a rendere omaggio a Livatino, anche le opere del poeta-pittore Tahar Ben Jelloun e dell’artista Pizzi Cannella con quattro grandi tele esposte nella navata
Un evento voluto dalla Venerabile Arciconfraternita di Santa Maria Odigitria dei Siciliani in Roma, organizzato dal Comitato “Peregrinatio Beati Rosarii Livatino” presieduto dal primicerio dell’Arciconfraternita e composto da: mons. Gianni Fusco, Carlo A. Adami, Giulio Adamo, Gaetano Armao, Maurizio Gallo, Diego Marchiori, Domenico Menorello, Stefano Trubian e Paola Zuliani. “Questo evento intende rappresentare la determinazione di una comunità secondo giustizia e carità, nonché il contributo spirituale e culturale siciliano alla città di Roma. Un’occasione per valorizzare l’unità nazionale e riscoprire la Pietà Popolare nella tradizione della Chiesa Cattolica e una testimonianza ispiratrice per le giovani generazioni a coniugare ricerca e impegno con la sobrietà” si legge in una nota del primicerio dell’Arciconfraternita. La teca è partita dalla cattedrale arcivescovile di Agrigento, con una scorta a cura del ministero della Giustizia e sabato scorso è stata accolta in Campidoglio e poi nella Chiesa di Santa Maria Odigitria dei Siciliani, nella centrale via del Tritone, dove una delegazione del Governo guidata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano le ha reso omaggio.
