Prove d’intesa fra Giorgia Meloni e Emmanuel Macron. Al vertice del Consiglio d’Europa in una Reykjavik sotto la pioggia, la presidente del Consiglio e IL presidente francese hanno apparentemente riallacciato un legame dopo le dure critiche rivolte all’Italia per la gestione dei migranti da parte del ministro dell’Interno transalpino, Gerald Darmanin. “Lavoreremo insieme”, ha assicurato l’inquilino dell’Eliseo arrivando al summit, “non possiamo lasciare l’Italia sola davanti al problema dei migranti”. Fra Meloni e Macron c’e’ un “clima di grande cordialità”, hanno sottolineato fonti italiane vicine alla premier. Al vertice, dedicato in gran parte alla causa ucraina, Meloni è intervenuta dopo IL discorso in collegamento video del presidente Volodymyr Zelensky e quello di Macron. “Il popolo ucraino non sta difendendo solo la sua patria ma i valori fondanti dell’identità europea: la libertà, la democrazia, la giustizia, l’uguaglianza tra gli uomini”, ha detto.
“Noi – ha aggiunto – faremo la nostra parte per garantire un futuro di libertà, di integrità, di democrazia che merita. Il futuro europeo che merita. “Per questo l’Italia ha immediatamente aderito all’accordo promosso dal Consiglio d’Europa per istituire il registro dei danni causati dalla guerra, perchè non vi sia impunità”. Poco prima, arrivando al summit, ai giornalisti Meloni ha evidenziato “l’unità dell’Europa nel suo complesso” nei confronti dell’Ucraina.
Il vertice è stato per Meloni l’occasione di un giro di contatti con vari leader: “Ha fatto gli auguri di buon compleanno al presidente della Polonia, Andrzej Duda”, riferiscono sempre fonti italiane, e “prima dell’apertura dei lavori, si è intrattenuta con IL primo ministro inglese Rishi Sunak, IL cancelliere Olaf Scholz e altri capi di Stato e di governo, conversando anche con il cardinale Pietro Parolin ed IL primo ministro ucraino Shmyhal, che poche settimane fa ha partecipato alla Conferenza di Roma sulla ricostruzione dell’Ucraina”. Meloni lascerà questa sera l’Islanda. Direzione Anchorage, in Alaska, dove farà uno scalo. Da li’, secondo quanto si apprende, proseguirà verso Hiroshima, dove si terrà la riunione del G7. Di ritorno in Italia e’ previsto uno scalo anche ad Astana, capitale del Kazakistan.
(dell’inviato AGI Luigi Conte)