Beghe tra partiti di coalizione, alcuni azzurri ricordano ancora come la Lega ed il suo leader diventarono immediatamente europeisti pur di governare con Draghi. Ma poi..
Nuovo botta e risposta tra Antonio Tajani e Matteo Salvini sulle alleanze in vista delle prossime elezioni Europee. Stamani il reggente di Forza Italia, conversando con i cronisti, aveva ribadito quanto già detto un paio di settimane fa in occasione della due giorni romana del Ppe, e cioè che “un’alleanza in Europa con Salvini è assolutamente possibile, dopo le elezioni europee” e che “con Salvini siamo pronti a fare alleanze in Italia e fuori dall’Italia”.
“Il problema – ha aggiunto – sono Afd e ilpartito della signora Le Pen, perchè sono due partiti anti-europeisti. C’è una incompatibilità non solo con Forza Italia ma con la famiglia del Partito popolare europeo”. Una messa a punto importante, perchè fatta nel giorno stesso in cui il leader leghista vede (in videoconferenza) Marine Le Pen. Ma ad ‘allontanare’ i due alleati in Italia sono proprio le rispettive ‘ricette’ per sconfiggere sinistra e socialisti in Europa e replicare anche a Bruxelles un governo di centrodestra come quello uscito vittorioso dalle urne dello scorso settembre.
“L’idea che io ho per il futuro è quella di dare vita ad una maggioranza composta da popolari, conservatori e liberali, che è la maggioranza che mi ha permesso di sconfiggere la sinistra al Parlamento europeo nel 2017”, osserva il titolare della Farnesina. “Per sconfiggere la sinistra questa è la strada unica da seguire”.
“Voglio ricordare che la maggioranza Ursula è nata per impedire a Timmermans di diventare presidente della Commissione europea cosa che stava per accadere. Non e’ una maggioranza di sinistra ma – conclude Tajani – l’unico modo per impedire che un socialista andasse a guidare la Commissione europea”. Per Salvini, invece, la strada e’ un’altra: tutta l’area di centrodestra unita, senza escludere nessuno. Al termine dell’incontro in videoconferenza tra i due maggiori azionisti di Id, arriva dunque la replica decisa del leader leghista, che parte dalla “determinazione a costruire una casa comune del centrodestra alternativa ai socialisti”, ma “senza veti”.
L’obiettivo, per Salvini, è quello di “realizzare il primo storico governo di centrodestra, in contrapposizione alla sinistra delle tasse e dell’immigrazione selvaggia”. Salvini è convinto che “una fetta del Ppe desideri guardare a destra e recidere una volta per tutte gli accordi con la sinistra”. Ma, sia chiaro, “non accetto veti sui nostri alleati”, ribadisce il vicepremier, secondo il quale “l’unica speranza di cambiare l’Europa e’ tenere unito tutto quello che e’ alternativo alla sinistra”. “Chi si comporta diversamente – e’ la convinzione – fa un favore ai socialisti”. Salvini ha anche annunciato una riunione con tutti i leader del gruppo Identità e Democrazia, con la convinzione che sara’ “sempre piu’ attrattivo anche per altre forze politiche interessate a cambiare l’Europa”.
Un appuntamento annunciato alla vigilia del viaggio a Varsavia del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Da mercoledi’, la premier, in qualità di presidente del partito appena rieletta, presenzierà alle giornate di studio dei Conservatori e riformisti europei (Ecr), alle quali parteciperanno anche IL presidente della Repubblica di Polonia, Andrzej Duda, e il primo ministro Mateusz Morawiecki.