“Sono indignato dal comportamento di Sgarbi, va bene? Lo vedevo andare in giro a fare inaugurazioni, mostre e via dicendo. Ma mai avrei pensato che si facesse pagare per queste cose”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in una intervista al “Fatto quotidiano “, che ha letto “dell’attività parallela perchè il suo sottosegretario Vittorio Sgarbi, del capo segreteria che gli organizza conferenze a pagamento (vietate dalla legge) ed emette pure fatture al suo posto con una società ad hoc, cosi’ come la compagna del critico Sabrina Colle”. “Ho subito avvertito chi di dovere – spiega il ministro – e segnalato di averlo fatto a Giorgia Meloni. Del resto si sa, non l’ho voluto io e anzi: cerco di tenerlo a debita distanza e di rimediare ai guai che fa in giro” Effettivamente una segnalazione era arrivata anche a lui e pure a Palazzo Chigi venerdì scorso. Dice di averla trasmessa all’Agcm, che vigila sui conflitti di interessi degli esponenti del governo, “Io – racconta Sangiuliano – non sapevo nulla, l’ho appreso leggendo l’articolo del Fatto. Ma se fino a ieri potevo dire di non sapere ora so, e dunque scattala mia responsabilità. E infatti metterò in essere una serie di atti che potrebbero avere delle conseguenze. Ma non vorrei parlare di questa cosa, lo farò con atti ufficiali”.
“Io – aggiunge – rispondo del mio comportamento, il compito di vigilanza non ce l’ho io ma la magistratura. E non posso certo sapere tutto quello che combina Sgarbi. Dico la verita’: voglio averci a che fare il meno possibile”. “Sgarbi – continua – non l’ho scelto io. Non dovrei essere io eventualmente a intervenire visto che il sottosegretario e’ nominato dal presidente del Consiglio. Per quanto mi riguarda gli ho dato deleghe secondarie. Lui mi aveva proposto una riforma del commercio delle opere che mi sono ben guardato anche solo lontanamente dal prendere in considerazione. E ciononostante mi ritrovo ad arginare i suoi guai di Sgarbi. Va in giro a promettere cose irrealizzabili. Annuncia acquisti di palazzi e cose da parte del ministero che ha solo 20 milioni in bilancio per acquistare beni”, ha concluso Sangiuliano.