Nella consueta conferenza stampa di inizio anno, il presidente del consiglio Giorgia Meloni ha trattato diversi argomenti e tematiche, ma non si è soffermato sul piano nazionale di ripresa e resilienza. La premier ha solo indicato che le priorità di quest’anno sarà un decreto per il PNRR.
Ad oggi nonostante il grande movimento mediatico intorno al piano, non si hanno abbastanza risorse per tutti i progetti dei comuni. La Commissione UE ha già bloccato circa 10,6 miliardi di euro su un totale di 31,2, poiché c’è affanno e lentezza per l’attuazione di alcune riforme.
Per ora quella rendicontata dalla Ragioneria sembra essere di circa 16 miliardi per gli incentivi automatici e 12 per appalti e contratti. Sì nota una certa preoccupazione e difficoltà, anche dai numeri usciti dalla quinta rata, sarebbe dovuto essere da 20,6 miliardi e invece sarà di 12,1, anche perché sono state rinviate di un anno e mezzo otto misure contro i ritardi di pagamento dello stato.
Questo è un anno fondamentale per poter centrare diversi obiettivi legati al PNRR, infatti si dovrà procedere con le riforme. Non si potrà sbagliare, ogni rallentamento porterà, un problema nelle casse dello stato. Le cose da portare avanti non sono poche, intanto per abbattere il lavoro nei tribunali (una delle riforme richieste) si starebbe pensando a degli incentivi per i giudici più efficienti. Gli uffici giudiziari che andranno più veloci e smaltiranno le pratiche riceveranno un premio. Questa è solo una delle possibile riforme da compiere, ad oggi questo Governo ha ancora tutto il tempo per portare l’Italia nella direzione giusta, ma non ci si dovrà perdere per strada.
