La Commissione Giustizia del Senato, quasi nel silenzio, ha cancellato a maggioranza il reato di abuso d’ufficio. Questo è solo un primo e piccolo passo, ma la situazione sembra alquanto blindata e si andrà avanti nell’iter legislativo fino all’eliminazione. Oltre ai voti della maggioranza, si è aggiunto all’approvazione dell’art.1 del ddl Nordio, anche quelli di Italia Viva che si è spostato e distanziato, almeno per questo provvedimento, dall’opposizione.
“Sono soddisfatta per essere riuscita a strappare agli alleati l’impegno di dar vita a un tavolo per rivedere, a questo punto, tutti i reati contro la pubblica amministrazione” così dichiara la presidente della commissione Giulia Bongiorno. Quindi l’idea della maggioranza non è quella di fermarsi all’abuso d’ufficio, ma di andare a fondo controllando in modo più ampio i reati.
Il ministro Nordio, autore della stessa proposta ha sottolineato che questa abrogazione, richiesta da tutti gli amministratori locali anche di colore politico diverso dalla maggioranza, contribuirà a un’accelerazione delle procedure e questo impatto sarà favorevole sull’economia italiana. Inoltre lo stesso ministro, si auspica che la parte restante del disegno di legge venga approvata nel più breve tempo possibile.
Intanto l’opposizione non sta a guardare, il capogruppo in commissione Alfredo Bazoli definisce questa abrogazione totalmente inutile poiché “l’abuso d’ufficio dovrà essere reinserito nell’ordinamento per evitare quel contrasto con l’Europa che vorrebbe evitare anche il Quirinale, che aveva invitato il centrodestra a riformulare il testo”.
Daniele Giacinti