Con l’arrivo dell’inverno, l’attenzione verso le persone più vulnerabili, in particolare i senza fissa dimora, diventa più pressante e urgente. Secondo i dati dell’Istat, che per la prima volta ha illuminato questa realtà, emerge un quadro allarmante: sono 96.197 gli individui registrati come persone senza fissa dimora, con la stragrande maggioranza di uomini e il 38% rappresentato da cittadini stranieri, principalmente dall’Africa. Questi numeri, come evidenziato dalla Federazione Italiana Organismi per le persone senza dimora, sebbene offrano solo un’istantanea parziale della situazione, mettono in evidenza l’ampiezza e la complessità di un’emergenza sociale spesso silenziosa. Una condizione che si concentra in 2.198 comuni italiani, ma è preoccupante notare che il 50% di questa popolazione vulnerabile trova rifugio solo in sei città principali: Roma, Milano, Napoli, Torino, Genova e Foggia.
Con l’aumentare delle temperature rigide e delle avversità climatiche, diventa essenziale attivare interventi mirati e immediati. L’assistenza, l’accoglienza e la protezione di queste persone diventano prioritarie, soprattutto considerando le sfide aggiuntive che l’inverno impone a chi vive senza un tetto sulla testa o in rifugi precari. In questo contesto, il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – CISOM, con le sue unità di strada composte da medici, infermieri e volontari, offre un supporto concreto e immediato, garantendo che nessuno resti invisibile.
Le unità di strada non si limitano a fornire assistenza medica, pasti caldi, coperte e kit per l’igiene personale. La loro presenza, 365 giorni l’anno nelle zone più frequentate dai senza dimora, va oltre il semplice monitoraggio della salute e il primo soccorso. Sono un punto di ascolto attento alle storie e ai bisogni di coloro che spesso si sentono dimenticati dalla società. Le squadre dei volontari del CISOM si estendono da Nord a Sud, coprendo diverse città come Torino, Milano, Monza, Seregno, Brescia, Chieti, Pescara, Siracusa, Vicenza, Padova, Treviso, Belluno, Firenze, Livorno, Lucca, Lunigiana, Pisa e Pistoia. Nel cuore dell’Emilia-Romagna, dove la solidarietà e il sostegno alle persone in difficoltà sono valori fondamentali della comunità, si è sviluppata un’esperienza unica e toccante. il fotografo professionista Andrea Partiti ha raccontato il lavoro svolto dai volontari, in particolare del Gruppo Piacenza.
Attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica, ha catturato i momenti di empatia, calore umano e dedizione che questi volontari riversano ogni giorno nelle loro azioni. Le foto sono state raccolte nella mostra “Gli Ultimi saranno i primi. Portare speranza nelle strade di Piacenza” e sono andate all’asta per raccogliere fondi volti all’acquisto di un defibrillatore per le attività di soccorso. Per garantire la continuità delle sue attività e mantenere l’elevata qualità degli interventi, il CISOM rinnova l’appello a nuovi volontari, invitandoli a unirsi a una squadra dedicata che si impegna su emergenze nazionali e progetti sociali. Per ottenere maggiori informazioni e per candidarsi, è possibile visitare il sito web Cisom.org.