“Combattere l’occupazione della Rai da parte della maggioranza ed evitare questa propaganda becera” con queste parole la segretaria del Pd Elly Schlein, lancia il prossimo 7 febbraio un sit-in per difendere la tv di stato dalla manipolazione ed occupazione. L’idea è quella di fare un gesto di spessore nazionale e simbolico in modo da far riunire tutte le opposizioni su un tema comune.
Unico problema per l’opposizione è che la proposta di legge sul servizio pubblico, non porta il nome di Giorgia Meloni bensì quello di Matteo Renzi. Nonostante sia d’accordo ad un cambiamento radicale stile Bbc della Rai, Carlo Calenda leader di Azione, non vorrebbe fare troppo chiasso, ma gestire questa situazione direttamente all’interno delle aule del Parlamento. Lo stesso numero uno di Azione, vorrebbe una fondazione indipendente per gestire il servizio pubblico e l’eliminazione della Commissione di Vigilanza.
Nonostante di base ci sia un accordo comune sul cambiamento della riforma, il M5s con le parole di Vittoria Baldino polemizza e attacca le opposizioni soprattutto il partito di Elly Schlein. “Leggo che il Pd invoca l’unità delle opposizioni per cambiare la legge sul servizio pubblico. Legge attuale voluta da Gasparri e peggiorata dal Pd di Renzi. Sono lieta che oggi decidano di seguirci in questa battaglia che facciamo in solitaria da anni”.
Vedendo per la prima volta dopo molto tempo una concreta unione su un tema da parte di tutti, il capogruppo di Fi al Senato Maurizio Gasparri rimanda le critiche al mittente definendo in primis “patetici” e poi sostenendo che “Il Pd e Azione non andranno da nessuna parte”. In questa situazione di scontro politico, chissà se le opposizioni riusciranno a riunirsi per la prima volta e portare a casa una battaglia così larga e importante come il servizio pubblico, dando non poco fastidio all’operato del Governo Meloni.
Daniele Giacinti