“Bisogna abbassare le tasse ma conservando la progressività del prelievo. Per questo – osserva – non bisogna aspettare le elezioni europee e le continue alchimie della politica. E’ apprezzabile la disponibilità del Presidente Meloni a metter mano in modo organico alle regole previdenziali, cominciando dal costruire una pensione di garanzia per i giovani, come chiede la Cisl. Ma bisogna avviare subito il tavolo e allargare il dialogo anche a tutte le materie del capitolo “crescita”, aprendo una stagione di corresponsabilità sociale su tutti i dossier economici e social. Questo è il ‘patto’ che la Cisl auspica: un “Accordo della Responsabilità” che deve unire il fronte sociale riformatore superando veti incrociati, pregiudiziali ideologiche, e vecchie nuovi benaltrismi. Proprio come facemmo con successo 40 anni fa. Il governo Meloni è pronto alla sfida? Gli altri sindacati sono pronti a dare il proprio contributo?”, si chiede il leader Cisl.
“Dobbiamo dare stabilità e qualità al lavoro e impulso alle politiche attive, alla formazione e alle competenze. Bisogna dare seguito agli impegni presi dal Governo nei mesi scorsi, dando forma a una strategia nazionale per la sicurezza in tutti luoghi della produzione e dare profondità al tavolo sulle regole pensionistiche per introdurre forti dosi di flessibilità, inclusività, sostenibilità, sociale. Occorre investire molto di più su Sanità e Scuola, rafforzare il contrasto alla povertà e il sostegno alla non autosufficienza, far partire il cantiere della riforma del fisco spostando il carico da salari e pensioni alle grandi rendite finanziarie e immobiliari, senza pensare di svendere le nostre aziende pubbliche”.
Per Sbarra, “bisogna remare tutti nella stessa direzione e trasformare in progresso, crescita e conquiste sociali le epocali spinte del cambiamento. Ecco perchè la Cisl sta spingendo per la piena attuazione dell’Articolo 46 della Costituzione con il pieno riconoscimento del diritto dei lavoratori a partecipare da protagonisti alla vita, agli utili e alle decisioni d’impresa. La democrazia rappresentativa non si esaurisce nel rapporto tra istituzioni e partiti. Il ruolo della società e delle parti sociali – conclude – è fondamentale per la coesione e l’unita del Paese, per favorire gli investimenti ed i processi di sviluppo”.