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Abruzzo: urne aperte per il “duello” Marsilio – D’Amico

Si sono aperte questa mattina alle ore 7 le urne in Abruzzo per l’elezione del presidente della Regione e per il rinnovo del Consiglio regionale. Si vota fino alle 23 di questa sera, quando iniziera’ lo spoglio. La corsa alla guida della Regione e’ tra due soli candidati: Marco Marsilio e Luciano D’Amico. Il primo è il presidente uscente ricandidato dal centrodestra. Su Marsilio dovranno convergere i voti di Fratelli d’Italia, della Lega, di Forza Italia, dell’Unione di centro e di Noi moderati. Marsilio, che ha costruito tutta la sua carriera politica nelle file di Fratelli d’Italia, è considerato un fedelissimo della premier Giorgia Meloni e come si e’ già ricordato si ripresenta come presidente uscente, dopo aver ricoperto la carica di deputato e poi di senatore. A tentare di sbarrargli la strada verso il mandato bis c’e’ Luciano D’Amico sostenuto dal centrosinistra allargato. La sua candidatura, infatti, è nata da quel campo largo che raggruppa Pd, Movimento 5 stelle, l’alleanza Verdi-Sinistra di Bonetti e Fratoianni, Azione di Carlo Calenda, Italia Viva di Matteo Renzi e +Europa. Nelle elezioni del 2019, come si è  detto, Marco Marsilio ottenne la presidenza della regione con il 48,03 dei voti contro il 31,2 del candidato del centrosinistra, Giovanni Legnini.

I seggi elettorali sono 1.634, di cui 13 ospedalieri, mentre il totale degli elettori e’ pari a 1.208.276 (dati del censimento effettuato al 15esimo giorno antecedente il giorno delle votazioni). Il Consiglio regionale, cosi’ come previsto dalla L.R. n. 9/2013, sara’ composto da 31 membri, di cui sette consiglieri per ciascuna circoscrizione dell’Aquila, di Teramo e di Pescara, e otto consiglieri per quella di Chieti. Oltre ai 29 consiglieri eletti nelle liste circoscrizionali, entrano a far parte di diritto dell’Assemblea, il presidente eletto e il candidato alla carica di presidente che ha conseguito un numero di voti validi immediatamente inferiore. Diventa presidente della Regione il candidato alla carica di presidente che ottiene il maggior numero di voti validi. Diversi sono i settori dell’amministrazione regionale coinvolti nell’organizzazione delle elezioni: vi partecipano i dirigenti e i dipendenti regionali, della Giunta e del Consiglio, individuati con determinazioni del direttore generale, con cui è stato costituito un apposito gruppo di lavoro composto da oltre 30 unita’, per portare a termine efficacemente tutti gli adempimenti previsti dalla legge.

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