Diciannove pannelli che documentano l’impegno di La Pira per dare ad ogni fiorentino una casa, un lavoro, l’assistenza, la scuola, la cultura, ma anche per fare di Firenze un centro mondiale di dialogo tra popoli e fedi diverse
Stasera alle 18 verrà inaugurata presso il Parlamento Europeo la mostra documentaria sulla prima amministrazione La Pira (1951-1956), realizzata dal prof. Pier Luigi Ballini e già esposta a Firenze sia al Florence Learning Center che alla Biblioteca dell’Isolotto.
Diciannove pannelli che documentano l’impegno di La Pira per dare ad ogni fiorentino una casa, un lavoro, l’assistenza, la scuola, la cultura, ma anche per fare di Firenze un centro mondiale di dialogo tra popoli e fedi diverse. All’inaugurazione saranno presenti, oltre all’eurodeputata Beatrice Covassi, alla quale si deve l’iniziativa, Marco Luppi a rappresentare la Fondazione La Pira e l’ambasciatrice italiana presso la Comunità Europea, Federica Favi.
La collocazione è in un ampio ambiente di passaggio per gli eurodeputati che in questi giorni sono in seduta plenaria. “È la prima volta che La Pira entra nel Parlamento Europeo – sottolinea la presidente della Fondazione, Patrizia Giunti -. La mostra intende far risuonare il suo messaggio, la grande visione e la prospettiva profetica che va nella direzione del dialogo, della costruzioni di ponti e della pace in un momento in cui l’orologio della storia è tornato indietro». La mostra completa due settimane dedicate a La Pira per il Parlamento europeo. La scorsa settimana, infatti, il segretario generale della Cei, mons. Baturi e Patrizia Giunti hanno accompagnato il direttivo del Consiglio dei giovani del Mediterraneo ad incontrare le istituzioni europee e la Commissione delle Chiese europee (Comece), guidata da mons. Mariano Crociata.
“Con questa mostra vogliamo far risuonare un messaggio di grande attualità, rilanciando il tema della pace e del dialogo interreligioso. Con La Pira, ricorda Covassi, Firenze diventò un luogo di dialogo universale e a Palazzo Vecchio arrivarono i rappresentanti di Stati e popoli, leader religiosi e Capi di Stato, andando oltre ogni confine e barriera politico- diplomatica”, spiega Covassi.
“Non a caso è stato l’ispiratore dell’idea che il Mediterraneo non dovesse essere un mare che divide i popoli ma il ‘lago del dialogo’ tra le tre grandi religioni monoteistiche, un laboratorio strategico per il futuro. In questo momento di terribili conflitti in Ucraina e Medio Oriente è il momento di osare la pace, ‘osare l’inosabile’ come diceva La Pira”, conclude Covassi. La mostra è stata inaugurata oggi con l’ambasciatore d’Italia a Bruxelles, Federica Favi e Marco Luppi della Fondazione La Pira.