Si comincia a votare il premierato e il centrodestra vuole chiudere in fretta. Il senatore del Partito democratico, Dario Franceschini, lo ha definito un boomerang per la maggioranza: “Noi – spiega al “Corriere della Sera” – siamo contro questa riforma e faremo di tutto per fermarli perchè riteniamo che sia devastante per l’equilibrio del sistema democratico italiano. Però, se guardassimo solo alla nostra convenienza, paradossalmente dovremmo ringraziarli, perchè il loro è un atto di autolesionismo politico”. “Il referendum – aggiunge – arriverà non prima del 2026, quindi a fine legislatura, quando, come e’ noto, in tutto il mondo, i governi in carica sono in un momento negativo. E sul tappeto, come è avvenuto altre volte, non ci sarà solo il merito: diventerà un referendum sul governo e credo che questo dovrebbe indurli a preoccuparsi anche perchè non bisogna mai dimenticarsi che dal ’94 ad oggi non ha mai vinto chi governava. Si stanno facendo del male da soli”.
E se invece al referendum passasse il premierato: “Anche in quel caso sarebbe un boomerang perchè loro arriverebbero a fine legislatura in uno schema obbligato. Noi, con l’elezione diretta del premier, potremmo scegliere la personalità più adatta a vincere le elezioni, loro, dopo l’approvazione del premierato, dovrebbero per forza candidare il premier uscente, Meloni. Non potrebbero fare altrimenti nemmeno se lei fosse in un momento di picco negativo: sarebbero costretti a candidarla nella fase della sua parabola discendente”. “Mentre posso capire – argomenta Franceschini – l’ambizione un pò presuntuosa della Meloni, resto allibito nel vedere Forza Italia e Lega che si consegnano prigionieri in una gabbia di cui solo Meloni ha le chiavi. Se Lega e Forza Italia ragionassero politicamente avrebbero tutto l’interesse a puntare su un sistema più proporzionale, in cui fare sì un governo con la Meloni premier, ma da una posizione di forza, essendo determinanti nel farlo nascere e nel tenerlo in vita”.
L’ex ministro osserva inoltre che “l’elezione diretta del premier spinge a uno scontro tra due schieramenti e due persone, insomma, al bipolarismo secco. Non ci sarà spazio per terzi poli e terze candidature. Come è noto, le opposizioni hanno qualche difficoltà sulla costruzione della coalizione, la scelta del candidato premier. Non sto rivelando nessun segreto. Ma con questo sistema ci aprirebbero un’autostrada, saremmo obbligati a costruire questo campo. Stanno lavorando per farci risolvere i nostri problemi”.
Nessuna tentazione, comunque: ” No, il premierato così concepito non esiste in nessun Paese del mondo. Snatura il ruolo del capo dello Stato, che è il punto di equilibrio del sistema politico italiano, perchè gli toglie il potere di sciogliere le Camere e quindi anche la possibilità di vedere, al contrario, se c’è un’altra maggioranza in Parlamento per evitare di far cessare anticipatamente la legislatura. Ma soprattutto, e questa è la cosa ancor più grave, questa riforma svuota totalmente il ruolo del Parlamento. E io – conclude Franceschini – resto a bocca aperta a vedere i parlamentari che votano allegramente per il loro suicidio”.