“Nessuna polemica con il presidente Mattarella, che ha il mio rispetto, e il rispetto della Lega, e che è garante della nostra Costituzione che ripudia la guerra”. Matteo Salvini prova a chiudere il caso aperto ieri dal leghista Claudio Borghi che ha attaccato le parole del Capo dello Stato sulla consacrazione della sovranità europea. Il senatore del partito di via Bellerio, oggi, conferma l’affondo.
“Ho riportato al centro dell’attenzione il vero tema della campagna elettorale, non esistono più le categorie di destra e sinistra, qui si tratta di chi vuole più e chi vuole meno Europa”, osserva parlando con l’AGI. “Tanti italiani si stanno accorgendo che la Lega e’ quella che ha una idea di Europa giusta”, dice il vicepremier leghista che smentisce colloqui con la premier Giorgia Meloni. L’asticella della Lega è quella di superare il dato delle politiche, di risvegliare quell’elettorato definito “insonne” che ha voltato le spalle agli ‘ex lumbard’ dopo gli appoggi ai governi Conte e Draghi.
“Un rafforzamento della Lega rispetto a Fdi equivarrebbe a una polizza di vita sull’esecutivo”, teorizza Borghi. La Lega punta a ‘respingere’ il tentativo di sorpasso di Forza Italia. “Per settimane hanno scommesso sul superamento di FI, non accadra’”, dice un altro deputato leghista. “Per Forza Italia sarebbe un ottimo risultato confermare il dato” del 2022, “senza Berlusconi sembrava destinato a scomparire”, osserva ancora Borghi che non ha paura di parlare di un possibile riequilibrio post voto. “Non bisogna temere la parola rimpasto. Anche nel Real Madrid chi entra fa meglio di chi esce”, spiega ancora il senatore. Intanto la Lega, dopo aver ribadito i suoi no al “bombarolo” Macron, a Ursula von der Leyen e Draghi, smentisce che Giorgetti voglia dimettersi per ‘traslocare’ in Europa. “Fantasie”, taglia corto Salvini. “Giorgetti intende rimanere alla guida del ministero dell’Economia ed e’ impegnato a lavorare sulle prossime scadenze come la redazione del piano strutturale nazionale”, riferiscono fonti del Mef. Intanto l’opposizione dopo aver attaccato ieri Borghi oggi mette nel mirino la leghista Pina Castiello. Il riferimento e’ legato al video nel quale il sindaco di Afragola, Antonio Pannone e la candidata della Lega, Angela Russo, assieme alla stessa Castiello, tagliano una torta facendo il segno della ‘Decima Mas’. “E’ un episodio goliardico. Io sono democratica”, la difesa della diretta interessata.
La campagna elettorale diventa sempre più rovente. E crea fibrillazioni all’interno del centrodestra: “Il due giugno e’ la festa della Repubblica. E’ la festa piu’ importante che abbiamo. La posizione di Forza Italia e’ distinta e distante” da quelle della Lega, “l’Unione europea l’abbiamo fondata noi. Io mi sento un patriota italiano e patriota europeo”, dice il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani a Tagadà, su La7. “Io presidente della Commissione? A parte che nessuno lo ha mai proposto. Comunque, no, io sto benissimo dove sto”, ha aggiunto. E riguardo alle possibili scelte sull’Ue dopo il voto, il segretario di FI sottolinea come i ministri Giorgetti e Fitto “possono benissimo rappresentare l’Italia all’interno della Commissione Europea”, perche’ sono “persone che hanno grandi qualita’”, ma – chiarisce – “non ne abbiamo mai parlato veramente”. “Essere europeisti – dice poi al Corriere live – non significa essere anti italiani, il primo europeista e’ Dante Alighieri”.
La richiesta di un passo indietro di Mattarella? “Non si possono chiedere le dimissioni ogni giorno di qualcuno, e poi le richieste di dimissioni del capo dello Stato nel giorno della festa della Repubblica mi sembrano esagerate”. “Ho visto Salvini che ha riconfermato piena fiducia al Capo dello Stato, e che nessuno pensa di chiedere dimissioni, se lo dice lui penso valga anche per Borghi”, afferma il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a Telelombardia. “Mi sembra che sia stato chiarito, non c’e’ assolutamente questo tema all’ordine del giorno”, ha tagliato corto pure il ministro per il Sud, Raffaele Fitto. La premier punta a chiudere il caso, guarda alle urne dell’8 e del 9 giugno. E anche al dopo: “Sono convinta che si possa trovare una sintesi virtuosa tra Partito popolare europeo, Conservatori e altre forze politiche di destra”, ha affermato in un’intervista al Tempo.