“Condividiamo la giusta indignazione del mondo politico in merito allo sfruttamento dei lavoratori in nero e alla piaga delle morti sul lavoro ma chiediamo altrettanta attenzione per le Forze dell’Ordine, ormai quotidianamente sotto attacco”
Ad affermarlo sono Toni Megna e Igor Tullio, segretari nazionali del Nuovo Sindacato Carabinieri, che intervengono a seguito della recente aggressione avvenuta a Licata, in provincia di Agrigento. Nella cittadina dell’agrigentino due carabinieri sono stati percossi da un uomo nel corso di una semplice operazione di controllo: l’ennesimo episodio di violenza contro esponenti delle Forze dell’Ordine, soltanto il più recente di una lunga serie.
“Dalle ultime analisi – affermano i due esponenti sindacali di NSC –emerge che ormai sono più di sette gli attacchi fisici quotidiani che si verificano durante i controlli su strada e che provocano agli operatori di Polizia lesioni refertate. Un dato allarmante che diviene ancora più critico se si contano anche le aggressioni subite nella gestione dell’ordine pubblico”.
All’escalation di violenza e al deficit in atto sul fronte sicurezza si aggiunge l’insoddisfazione per il trattamento economico.
“Sette euro, o qualche centesimo in più – spiegano i segretari nazionali – è la cifra pagata per un’ora di lavoro straordinario per un appartenente ai ruoli base ma anche per un sottufficiale anziano che è costretto a lavorare per improrogabili esigenze dopo il turno di servizio. Ma si tratta di un compenso – precisano – che spesso non viene neanche pagato per mancanza di fondi. Chiediamo al Governo in carica, che ha sempre dimostrato vicinanza alle Forze dell’Ordine interventi immediati sulla sicurezza e sugli aumenti di stipendio e a tutte le forze politiche di manifestare la stessa indignazione per quello che subisce giornalmente chi è impegnato nel controllo del territorio”, concludono Megna e Tullio.