Il vicepresidente designato per la Coesione e le Riforme della prossima Commissione europea, Raffaele Fitto, ha difeso e rivendicato oggi a Bruxelles, durante la sua audizione di conferma al Parlamento europeo, la sua azione come ministro italiano della Coesione e per l’attuazione del Pnrr.
All’europarlamentare del M5S Valentina Palmisano, che gli chiedeva come giudicherebbe, da membro della Commissione europea, l’attuazione finora del Pnrr da parte del ministro italiano competente, Fitto ha replicato citando l’attuale vicepresidente esecutivo della Commissione Valdis Dombrovskis, che durante la sua audizione di conferma come nuovo commissario all’Economia, la settimana scorsa, “a una domanda specifica ha risposto in modo diretto che quello italiano è uno dei piani che stanno procedendo in modo assolutamente positivo”.
“Quello che le posso dire è che c’è un dibattito su questo tema del Pnrr italiano, che però è fatto nell’immediatezza; ma io penso – ha osservato – che sia importante partire dall’inizio del dibattito, tenere conto che uno degli elementi che la Corte dei conti europea, per esempio, valorizza molto positivamente è la revisione che lo scorso anno l’Italia ha fatto, d’intesa con la Commissione europea. Quindi io penso che il piano stia procedendo in modo positivo. È un piano – ha spiegato Fitto – che procede per performance, nel senso che deve raggiungere gli obiettivi; le risorse non vengono assegnate sulla base della spesa, che pure sta crescendo gradualmente come è logico che sia, ma vengono assegnate sulla base del raggiungimento degli obiettivi; e gli obiettivi che sono stati raggiunti per il nostro paese sono assolutamente più che in linea, perché siamo oltre il 45%, se non sbaglio in questo momento al 48%, e nelle prossime settimane probabilmente raggiungeremo altri obiettivi e potremo aumentare ancora”.
Il vicepresidente designato ha poi sottolineato che, “il tema del Pnrr va affrontato in modo assolutamente istituzionale, con una valutazione di carattere tecnico, e soprattutto con l’obiettivo di dare un contributo serio e notevole alla crescita del nostro territorio. Io sono fiducioso e penso che questo strumento abbia dato in Europa un segnale molto positivo in questo senso”. Fitto ha poi evidenziato il fatto che “molti obiettivi non sono collegati agli investimenti” perché “è un piano di riforme e investimenti. Molti obiettivi sono collegati alle riforme, e questo è un tema centrale e fondamentale. Io non li considero obiettivi inutili, sono obiettivi fondamentali per il processo di riforma per il nostro paese; e meno male che esiste questa impostazione”.
A Palmisano, che aveva ricordato come proprio lui e il suo gruppo conservatore Ecr si fossero astenuti durante il voto del Parlamento europeo sul piano di ripresa “NextGenerationEU”, nel 2021, Fitto infine ha risposto: “Noi avevamo in quella fase della perplessità, dei dubbi rispetto all’attuazione, su aspetti che non erano chiari. Infatti non abbiamo votato contro, la nostra era una posizione di attesa”. Oggi, ha concluso, “posso dire che l’esperienza che ho avuto da ministro per il Pnrr a livello nazionale è un’esperienza positiva, e quindi quell’astensione, se dovessi votare domani mattina, sarebbe un voto favorevole”.