“Ogni attore, istituzionale e non, deve capire che la difesa delle donne è prioritaria. Bisogna fare attenzione a non sottovalutare i segnali: da parte delle donne, senza con questo volerle criminalizzare, delle forze dell’ordine, della magistratura”. Lo spiega alla Stampa la segretaria dei Noi Moderati Mara Carfagna, dopo i recenti femmincidi di due giovani donne.
“Dal punto di vista normativo, l’Italia è oggi più avanzata di altri Paesi. Ma culturalmente non siamo riusciti a evolvere alla stessa velocità. Per questo serve una ribellione condivisa con gli uomini”, evidenzia. Dall’opposizione la segretaria Pd Schlein insiste: serve l’educazione all’affettività nelle scuole. “Questi casi di cronaca sono un drammatico appello alla nostra responsabilità – racconta -. Dobbiamo sfrondare il campo dalle prese di posizioni ideologiche e trovare una strada per entrare nelle scuole italiane. Un precedente c’è e funzionò bene: riprendiamolo e aggiorniamolo”. “Nel 2009, governo Berlusconi, io come ministra delle Pari opportunità e Mariastella Gelmini all’Istruzione, inaugurammo la settimana contro la violenza nelle scuole, a inizio ottobre. Ogni violenza: contro le donne, razzista, omofobica. Andò avanti tre anni, fino alla caduta del governo – conclude -. Ora il buon senso ci impone di fare i conti con la realtà: entrare nelle scuole è fondamentale. Perché sono palestre in cui imparare il rispetto verso l’altro, l’uguaglianza e la parità”.