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Regime forfettario 2025: evitare errori con una consulenza

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Una consulenza fiscale tempestiva può fare la differenza tra accedere al regime forfettario e ritrovarsi esclusi per un dettaglio apparentemente secondario.

È il caso di Marco, un consulente informatico che ha deciso di tornare in Italia dopo un’esperienza lavorativa all’estero. Fino al 31 dicembre 2024 era residente in un altro Stato membro dell’Unione Europea e lavorava per un’azienda locale.

La consulenza prima del rientro in Italia

Con l’intenzione di aprire una partita IVA in Italia nel 2025, Marco si è rivolto al nostro studio prima della fine del 2024 per valutare la sua situazione. Durante la consulenza ha scoperto che il mantenimento del rapporto di lavoro subordinato oltre il 31 dicembre 2024 avrebbe comportato l’esclusione dal regime forfettario per l’anno successivo.

Le cause ostative confermate dall’Agenzia delle Entrate

Come previsto dalla normativa vigente, una delle cause ostative all’accesso al regime forfettario riguarda i redditi da lavoro dipendente percepiti nell’anno precedente per un importo superiore a 30.000 euro se il rapporto non è cessato entro il 31 dicembre.

Secondo la Risposta n. 50/2024 dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti che cessano il rapporto nel corso dell’anno successivo non possono accedere al regime forfettario, anche se rispettano tutte le altre condizioni.

La scelta giusta al momento giusto

Grazie alla consulenza ricevuta, Marco ha concordato con l’azienda estera la cessazione formale del contratto entro il 31 dicembre 2023. Questo gli ha permesso, una volta rientrato in Italia nel 2024, di predisporre serenamente l’avvio della sua attività autonoma nel 2025 in regime forfettario.

Una lezione da ricordare

Il suo caso dimostra quanto sia importante valutare attentamente la tempistica degli adempimenti fiscali.

Tra gli aspetti più spesso trascurati vi sono:

  • Le cause ostative previste dall’art. 1 comma 57 della legge 190/2014;
  • La corretta chiusura dei rapporti di lavoro all’estero entro l’anno fiscale;
  • Il rischio di esclusione dal regime agevolato per cause evitabili con una pianificazione preventiva.

Richiedi ora la tua consulenza gratuita

Marco ha evitato un errore comune grazie a una verifica tempestiva. Se avesse aspettato solo qualche settimana in più, oggi non potrebbe godere delle semplificazioni fiscali previste dal regime forfettario.

Chi sta per aprire una partita IVA, dovrebbe affidarsi a un esperto per valutare la propria posizione e non lasciare nulla al caso.

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