“Dovete assumervi la responsabilità del decreto raccapricciante che state approvando. Abbiamo perso le speranze che possiate interessarvi anche solo un minuto di chi ha la pensione minima, di chi non arriva a fine mese, di chi ha bisogno della Sanità per curarsi e di chi chiede di lavorare in condizioni dignitose. La sicurezza è un’altra cosa, non questo cumulo di aggravanti e reati messi a caso tanto per dire che qualcosa avete fatto. Il governo Meloni ha smantellato gli strumenti con cui si combatte il crimine e con questo decreto colpisce gli spazi di espressione del dissenso. Ha paura di chi manifesta perchè non ha un salario dignitoso o di chi denuncia che il governo sta investendo nella sanità privata smantellando quella pubblica o di quel mezzo milione di persone che non ha più i soldi per comprare le medicine?”.
Lo ha detto la deputata M5S Gilda Sportiello nel corso della piccola maratona di interventi dei pentastellati nella discussione generale sul decreto Sicurezza. “Come scritto in un documento degli avvocati penalisti – ha aggiunto la deputata Enrica Alifano – peggio del disegno di legge sicurezza c’è solo il decreto sicurezza. Siamo al punto da dover rimpiangere il codice Rocco fascista, che era più garantista di questo decreto. C’è un aspetto poco evidenziato: questo provvedimento in vari punti stravolge lo stato di diritto indebolendo il ruolo di garanzia della magistratura spostando l’asse del controllo sociale nelle mani delle forse di polizia”.
Il deputato M5S Gaetano Amato ha denunciato come il decreto sicurezza contenga “una serie di disposizioni che aggravano la repressione verso le libertà individuali e il dissenso. Abbiamo perso il conto delle fiducie poste dal governo. Se al Parlamento viene tolta la discussione in Aula non c’è più democrazia parlamentare. Il M5S ha fatto proposte come quella relativa alle assunzioni straordinarie delle forze dell’ordine ma non c’è stato nulla da fare, il governo preferisce spendere i soldi in armi”.