Era fissato per oggi alle 18 il termine della presentazione delle candidature a Segretario del Partito Democratico, l’ultima depositata è stata proprio quella dell’ex-Premier Renzi poco prima della scadenza. Nessuna sorpresa, i nomi dei pretendenti sono quelli già noti: Renzi, Orlando ed Emiliano. Secondo un sondaggio effettuato dall’Istituto Piepoli per affariitaliani.it sulle Primarie del Pd, Matteo Renzi vincerebbe con il 65% delle preferenze tra gli elettori del Partito.
“Al momento non c’è partita”, afferma Nicola Piepoli. “Certo, tutto può cambiare nelle prossime settimane e il mercato elettorale è molto liquido e in evoluzione. Anche perché le ultime notizie di cronaca, soprattutto giudiziaria, non sono affatto positive per l’ex presidente del Consiglio. Basta aprire i giornali la mattina e si leggono fatti preoccupanti per Renzi”, spiega il sondaggista. Che però aggiunge: “Resto comunque dell’idea che l’ipotesi più probabile sia quella del sondaggio di lunedì scorso, 65 a 35, e che la possibilità che il segretario dimissionario scenda sotto il 50% sia abbastanza improbabile”.
Le quotazioni sono però in salita per il Ministro di Giustizia Andrea Orlando, forte di un sostegno all’interno del partito più “strutturato”. “Corro per vincere” ha dichiarato nell’intervista rilasciata oggi all’Unità. Ha poi detto una frase che sembra un’apertura allo stesso Renzi: “Chi guida il partito molto difficilmente potrà essere il Presidente del Consiglio. Prendiamo atto di questo dato e dedichiamoci a ricostruire il Partito Democratico, perché ha davvero bisogno di una ricostruzione e di una rifondazione”
Frattanto Michele Emiliano, porta al Nazareno 2000 firme, tetto massimo stabilito dalle regole congressuali per la presentazione della candidatura, ma “ne abbiamo raccolte più di 6000”, dice Francesco Boccia. Emiliano avrà a breve anche un quartier generale per la campagna congressuale. che aprirà tra una decina di giorni a via Barberini a Roma. La rincorsa a Renzi, sebbene difficile, è partita.