Il primo congresso di Alternativa Libera (AL) si è chiuso a Roma. Obbiettivo: creare una costituente per rimettere in moto il progetto politico includendo i delusi dai partiti, in particolare quelli dal Movimento 5 Stelle. Rigettati da tempo i poco democratici modelli grillini, l’assemblea ha approvato il nuovo statuto ed eletto le cariche sociali. Presidente-portavoce del nuovo soggetto politico è il toscano Massimo Artini, il garante è Claudio Pizzuto, aderiscono tra gli altri i deputati Tancredi Turco, Eleonora Bechis e Samuele Segoni.
“Un percorso iniziato a settembre 2016 attraverso la scrittura partecipata delle regole, che disciplineranno da oggi in poi l’azione politica e associativa di Alternativa Libera – dichiarano i deputati di AL -. Ora parte il lavoro per riunire sotto un’unica bandiera coloro che hanno creduto nel Movimento 5 Stelle e che hanno assistito al tradimento di tutti gli ideali che hanno portato alla sua nascita. Competenza, meritocrazia e trasparenza al servizio dei cittadini sono i valori che hanno unito milioni di italiani, che oggi sono rimasti orfani di chi, una volta li predicava nelle piazze e sul web. Noi ci rivolgiamo a coloro che non si rassegnano e vogliono continuare a lavorare insieme con il metodo della democrazia circolare.”
“Abbiamo avviato collaborazioni politiche importanti – dichiara il deputato Marco Baldassare – come quella con Effetto Parma del sindaco di Parma Federico Pizzarotti (il messaggio video di Pizzaroti per AL) e con soggetti a noi vicini. Ci ripresenteremo alle prossime elezioni, ma siamo disponibili a metterci in discussione qualora incontrassimo progetti in linea con la nostra carta valoriale e i temi che ci accomunano. Su questo stabiliremo eventuali alleanze.”