“Questi progetti sono buone pratiche, lavorare sulla prevenzione è un cambiamento innanzitutto culturale, di testa“. Lo dice Maria Elena Boschi, sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle Pari opportunità, incontrando i ragazzi di alcune scuole superiori durante un convegno organizzato alla Camera dai parlamentari di Scelta civica Valentina Vezzali e Mariano Rabino per presentare ‘Noi e le donne – Una App contro la violenza nei confronti delle donne‘, un progetto realizzato dagli studenti.
“Se una ragazza ci può dire un ‘no’ fa parte delle esperienze della vita, non e’ un affronto irrecuperabile – sottolinea Boschi – Se ne sentono tanti di ‘no’ nella vita personale, lavorativa, in politica. Si cresce anche attraverso questi ‘no’, non è un affronto insuperabile. Sembrano piccole cose ma sono piccole cose che ci aiutano a crescere davvero nella parità del dialogo tra uomini e donne. Perché se si comincia dall’idea che un’altra persona con la scusa della gelosia ci possa dire quello che possiamo o che non possiamo fare impariamo ad accettare delle limitazioni e impariamo ad accettare l’idea che ci sia qualcun altro che nel nome di un presunto amore ci può dire cosa fare o non fare. Sono piccole cose, non gravi per carità, però è un’idea di come si vive il rapporto di coppia“.
Boschi conclude: “Utilizzare la tecnologia come un’arma di difesa invece che uno strumento di attacco, minaccia o offesa offesa credo sia un’intuizione preziosa. Per contrastare la tragedia della violenza sulle donne e dei femminicidi dobbiamo cominciare da voi e da noi. Ecco – continua Boschi rivolta ai ragazzi presenti al convegno – perché siete così preziosi nel lavoro che oggi fate nelle vostre scuole. Solo attraverso un ruolo importante della scuola e della formazione e dell’educazione a 360 gradi, si giochi la partita della parità dei diritti, non dell’uguaglianza perché ognuno è fiero delle proprie differenze.”
Intanto su twitter spopola l’hashtag #quellavoltache, lanciato dalla giornalista Giulia Blasi, per condividere su esperienze di donne che si sono trovate in situazioni di molestie o di veri e proprie violenze.