“Anche il Pontefice nel corso dell’Angelus di ieri ha parlato delle ‘ragazze sulle nostre strade’ e ha sottolineato che sono schiave, costrette dai trafficanti a prostituirsi. Anche Mattarella nel suo discorso di insediamento ha ricordato le vittime di tratta. Accade nelle nostre città, alla luce del sole ed è impossibile continuare ad accettare tutto questo, o derubricarlo a questione di ordine pubblico. I dati parlano di circa 170 mila donne e ragazze minorenni, ma si tratta di una stima per difetto. I diritti delle donne vengono violati costantemente, sotto i nostri occhi, ma in troppi scrollano le spalle”. Lo afferma in una nota la senatrice del M5S Alessandra Maiorino. “Non possiamo voltarci dall’altra parte e far finta che non ci siano responsabili anche fra noi, fra quanti fingendo di non sapere continuano a pagare pochi euro per una prestazione sessuale. Bisogna scardinare questo paradigma – aggiunge -. Parliamo di violenza, abuso, tortura, connivenza e la domanda di sesso a pagamento alimenta e sostiene la tratta e il traffico delle donne e delle bambine, e la loro riduzione in schiavitù”.
“Per questo sto per depositare un disegno di legge che, sulla scia di quanto già fatto in Francia, Norvegia, Irlanda, Islanda e Svezia, sanziona il cliente. Finché i compratori non saranno inclusi tra i responsabili di questo vile mercato, la tratta e riduzione in schiavitù di centinaia di migliaia di donne non diminuirà – conclude Maiorino -. Unitamente alla sanzione per chi offre denaro in cambio di prestazioni sessuali, il disegno di legge prevede percorsi appositi per il reinserimento e il sostegno legale, sanitario e psicologico per tutte le donne che vogliano uscire da quella condizione che le ha rese merce e oggetti”.