Questa mattina, proprio nella Capitale, si è svolta la conferenza stampa di presentazione delle “Winter Deaflympics”, che ha visto la partecipazione di diverse personalità sportive a livello nazionale. In un mondo, soprattutto in un’Italia, coperta da pregiudizi e cattiverie, queste iniziative d’inclusione e di sport rappresentano una risposta positiva e permettono, con la loro forza e rilevanza mediatica, di dare una spinta a tutte le persone con disabilità che vogliono avvicinarsi all’agonismo e alle competizioni nazionali ed internazionali indossando, nel caso di Erzurum, la maglia della nazionale italiana.
Ma facciamo un passo indietro, le Winter Deaflympics sono manifestazioni multi-discipinari per sordi in gara: dal futsal al curling, passando per lo snowboard e gli scacchi. Per questa grande occasione, che si svolgerà a Erzum tra il 2 ed il 12 marzo, l’Italia porterà 78 persone tra atleti, tecnici e dirigenti sportivi. Per dare l’idea della grandezza dell’iniziativa, i partecipanti della nazionale italiana, dovranno sfidarsi contro le altre 34 delegazioni partecipanti.
“Le Winter Deaflympics rappresentano un momento molto importante per il nostro movimento sportivo invernale, perché, dopo cinque anni di attesa per le ripercussioni del Covid sul calendario internazionale, si torna finalmente per il titolo Olimpico” – dichiara Guido Zanecchia –, Presidente della Federazione Sport Sordi Italia, a margine della conferenza stampa.
All’evento di oggi, è intervenuto anche il Presidente del Comitato Italiano Paraolimpico Luca Pancalli che si è sentito di motivare e spiegare la grandezza della manifestazione: “Si tratta – ha dichiarato nel suo intervento – di uno dei più importanti appuntamenti del nostro movimento, poiché ci sarà l’occasione di misurarci con tutto il mondo. Ancora una volta saremo presenti con una una delegazione forte e competitiva”.
Nel finale, non si è potuto tralasciare il tema politico sulla riforma dello sport. Il Segretario generale della Federazione Sport Sordi Italia, Fabio Gelsomini ha spiegato “trovo molto corretto dare equità. Ovviamente sulla riforma dello sport ci sono ancora difficoltà burocratiche e nuovi equilibri da trovare. Auspichiamo che complessivamente vada migliorata, ma sicuramente questa riforma porta ad una ristrutturazione”.
Daniele Giacinti