In Italia oltre un milione e trecentomila minori si trovano in una situazione di povertà assoluta, mentre quelli in situazione di povertà relativa sono circa il doppio. Preoccupante anche il dato della povertà educativa correlato al reddito: il 36% degli alunni di 15 anni provenienti da famiglie più svantaggiate non supera il livello minimo di competenze in matematica e il 29% in lettura. A lanciare l’allarme è la deputata Eleonora Bechis (AL) durante il convengo “Lottare Oggi per i Diritti Umani” tenutosi alla biblioteca della Camera.
“L’Italia non è un paese di Pace almeno per quanto riguarda i minori italiani e non – dichiara la Bechis -. In un documento redatto dall’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza Italiana viene evidenziato come nel nostro Paese gli enti e gli organismi che operano nel campo dei minorenni siano tanti e privi di una chiara regia nazionale con una visione netta dell’infanzia e dell’adolescenza verso cui il paese tende.”
Circa 300.000 bambini sono collocati presso case-famiglia, di cui la più tristemente nota alle cronache giudiziarie per reati di pedofilia è quella del Forteto. Nelle aule dei tribunali minorili e delle corti d’appello, oltre 200 giudici onorari decidono sull’affidamento di bambini a una casa-famiglia, operando in totale e palese conflitto d’interessi. Infatti in molti casi hanno contribuito a fondarle, ne sono azionisti, fanno parte dei loro consigli d’amministrazione. Contribuiscono, insomma, a fornire la tristissima “materia prima” che serve a far funzionare i centri che hanno creato, o per i quali lavorano.
Sono invece 20 mila i minori rom che nel nostro paese vivono in emergenza abitativa, esposti fin dalla nascita al rischio di malnutrizione e malattie infettive quali scabbia e tubercolosi, infezioni virali, micotiche e veneree. La situazione si aggrava ancor di più se consideriamo che in Italia 28 minori migranti non accompagnati svaniscono giornalmente nel nulla, nonostante siano stati stanziati 170 milioni per il solo periodo 2016-2017 al Fondo per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. I minori migranti non accompagnati censiti in Italia al 31 ottobre 2016 sono 15.883 mentre quelli svaniti nel nulla nei soli primi sei mesi del 2016, secondo l’OXFAM, sono oltre 5.000. Nel 2015 sono stati oltre 12.000 e se il trend rimarrà invariato è plausibile supporre che anche nel 2016 si raggiungerà tale spaventosa cifra.
La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ratificata dall’Italia nel 1991, ha introdotto nel nostro ordinamento i diritti fondamentali perle persone comprese tra gli zero e i 18 anni. “L’Italia si trova oggi a dover tutelare i minori presenti sul proprio territorio con mezzi inadeguati che vengono implementati in modo disorganico e con un’ottica emergenziale priva di una visione strutturale di lungo respiro – dichiara la Bechis -. Ho quindi intenzione di aprire un tavolo tecnico di lavoro al fine di stilare un documento di indirizzo da presentare al Parlamento per chiedere di dotare le politiche per l’infanzia e l’adolescenza di una governance unica, snella, solida e con una visione definita di lungo respiro capace di puntare anche alla prevenzione, riorganizzando le risorse vincolandole alle politiche per i minori e creando un raccordo tra i luoghi di elaborazione delle politiche e quelli di assegnazione delle risorse. Inoltre ho intenzione di promuovere in tutte le sedi utili, progetti di cooperazione internazionale tra tutti gli stati membri dell’Europa al fine di garantire la tutela dei minori migranti e con gli stati di origine degli stessi.”
Durante il convegno sono interventi il presidente della Lega Italiana dei Diritti Umani (LIDU) Stango, la WFWP con la presidente Nistri, l’Istituto di Ricerca degli Italiani Eurispes, la presidente dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Palmieri.
[Fonte immagini: profilo Facebook di Francesco Paolo Gentile]